Sostenere, ad esempio, che il reddito di cittadinanza, piuttosto che i bonus erogati agli stagionali in questi mesi di emergenza pandemica, disincentivino lavoratrici e lavoratori ad accettare proposte di lavoro nel turismo, in agricoltura o nei servizi alla persona, è una narrazione falsa e lontana dalla realtà.
Le cause della difficoltà a reperire personale vanno ricercate, senza giri di parole, in quello che da tempo la Cgil Pollino Sibaritide Tirreno denuncia e cerca di contrastare: la diffusa irregolarità nei settori ad alta necessità di lavoro stagionale, il diffondersi della applicazione di ‘contratti pirata’ soprattutto nel turismo, l’estendersi dei contratti part/time involontari ed un’elevata precarizzazione del lavoro; azioni che hanno portato al progressivo ed inesorabile impoverimento del lavoro, che rende meno interessanti le opportunità occupazionali.
Riteniamo urgente e necessario invertire questa tendenza. Dopo l’uscita dalla crisi pandemica, la ripresa potrà e dovrà essere un’opportunità per un rilancio della economia territoriale con a fondamento il lavoro dignitoso, il rilancio delle filiere agricole che puntino sul prodotto di qualità, ma soprattutto il lavoro, l’occupazione ed i servizi.
Continuare, quindi, puntualmente a lamentarsi riguardo all’assenza di personale è pratica totalmente inutile e priva di risultati importanti! Per individuare le soluzioni più adeguate, la Cgil comprensoriale propone alle associazioni di categoria un confronto, partendo dalla corretta applicazione dei contratti collettivi di lavoro firmati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative, dalla diffusione della cultura della regolarità nelle assunzioni e della legalità, dal promuovere e sostenere la formazione per qualificare il lavoro e migliorare la qualità del servizio e del prodotto offerto.
Comunicato Stampa di Giuseppe Guido, segretario generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno