Stasi prigioniero di alcune aree della maggioranza
Sotto il profilo politico la bocciatura è su più fronti: questione sanitaria con l’ospedale “Nicola Giannettasio” ormai svuotato a causa dell’ostinata volontà di realizzare il polo Codiv a Rossano; i ritardi sullo Statuto comunale; le contraddizioni di Stasi sugli immigrati quando faceva le barricate a Seggio ( zona in cui erano stati individuati hotel in cui far alloggiare profughi) mentre ora a Schiavonea è lui stesso a realizzare centri di accoglienza. Secondo Rapani, su alcuni punti Stasi è prigioniero di una cerchia interna alla maggioranza, quindi soggetto a ricatti. E la sua paura è quella di perdere la poltrona. Troppi i silenzi sul piano di gestione dei rischi alluvionali da cui il consiglio comunale è stato estromesso, così come sul piano di assetto idrogeologico. Denunciata la condotta dell’amministrazione rispetto alla crescente tendenza di molti imprenditori che si vedono costretti a ricorrere al Tar della Calabria per diritti calpestati e che, con ogni probabilità, avvieranno causa risarcitorie ai danni del Comune. Altro tema trattato è quello della depurazione e della “cervellotica” idea di posizionare un nuovo impianto a monte dell’esistente (Sant’Angelo) confinante con un Museo prestigioso privato, luogo prescelto da molti turisti. Infine una battuta sulla necessità di ricomporre compatto il centrodestra con largo anticipo rispetto alle elezioni.