Questa mattina, in Calabria e a Roma, è stata data esecuzione al provvedimento di confisca di un vasto compendio di beni, per un valore di oltre 30 milioni di euro, da parte dei militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica.
Il decreto di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale, emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura Distrettuale di Catanzaro, ha di prevenzione nei confronti di Antonio Saraco di Badolato, interessato dall’operazione denominata “Itaca-Freeboat”, culminata nel mese di luglio 2013 con la misura cautelare emessa nei confronti di 25 soggetti, ritenuti affiliati, ovvero contigui, alla cosca Gallace/Gallelli operante in Guardavalle, Badolato e su tutta la fascia del basso ionio catanzarese.
In particolare, nell’ambito del procedimento penale Antonio Saraco è risultato coinvolto in due episodi di estorsione con riguardo alla vicenda relativa alla gestione della struttura portuale di Badolato realizzata dalla società Salteg riconducibile ad imprenditori modenesi, per le quali è già intervenuta sentenza di condanna in primo e in grado di appello.
Nell’ambito del procedimento penale, a seguito delle investigazioni svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Catanzaro, dirette e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, parte dei beni riconducibili ad Antonio Saraco erano stati cautelati con un sequestro preventivo, eseguito nel novembre del 2016, che era poi culminato nella confisca penale oggetto della sentenza di Primo Grado del Tribunale di Catanzaro e confermata dalla sentenza di secondo grado della Corte d’Appello.
fonte Lacnews24