Qualche settimana fa siamo stati contattati per seguire un signore il cui genitore anziano si trovava (a suo dire) costretto per gravi motivi a rinunciare alla proprietà, seppure non attestata da microchip, di un cane.
Avendo ricevuto rassicurazioni circa l’impegno a provvedere all’iscrizione all’anagrafe canina e alla castrazione ci siamo quindi messi a lavoro per trovare una nuova sistemazione.
Dopo essere stati autorizzati a diffondere e pubblicare alcune foto del cane con l’appello per trovare una nuova famiglia, il 17 giugno ci siamo accorti che sui social giravano le immagini di un cane molto somigliante a quello di cui ci stavamo occupando.
Un cane che era stato abbandonato nella montagna rossanese!
Essendo a conoscenza diretta dei fatti, dopo aver informato la consigliera Liliana Zangaro (sensibile a questo tema e che per prima aveva attenzionato la rinuncia di proprietà), abbiamo preparato una denuncia affinché venga fatta chiarezza sulla vicenda ed accertate eventuali responsabilità.
Il cane, un dolcissimo simil-dogo argentino, attualmente è stato preso in carico da un’associazione alla quale abbiamo riferito le circostanze del caso.
Bisogna contrastare la prima causa del fenomeno del randagismo, vale a dire l’abbandono dei cani attraverso la sensibilizzazione ma anche con il coraggio di denunciare chi decide di disfarsi del proprio cane come un oggetto indesiderato.
L’abbandono é un reato e non esiste giustificazione per una condotta così deprecabile anche perché vi è sempre la disponibilità dei volontari a dare una mano a chi purtroppo si ritrova nelle condizioni di non poter più accudire il proprio animale.
Associazione “Dammi una Zampa”