Il “Caso Rossano” finisce in Parlamento. I deputati (Pippo Civati, Beatrice Brignone, Luca Pastorino, Andrea Maestri e Toni Mattarelli) si rivolgono al ministro dell’Interno sulle ipotesi di voto di scambio, citando inoltre l’esposto del candidato Flavio Stasi, fuori dal ballottaggio per una manciata di voti. «Quest’ultima tornata elettorale ci ha consegnato la cronaca di episodi molto controversi sui quali è necessario fare luce al più presto. Ci riferiamo in particolare alla vicenda di Rossano, in provincia di Cosenza, dove i media hanno raccontato che a poche ore dal ballottaggio, uno dei candidati a sindaco, Flavio Stasi, della lista Rossano pulita, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per segnalare irregolarità nelle operazioni di scrutinio ai seggi. Oltre a questo la denuncia parla anche di omissioni da parte di alcuni presidenti di seggio che non avrebbero segnalato ai seggi la presenza di persone – presumibilmente in difficoltà economiche – accompagnate a votare addirittura su dei furgoni e pagate per il loro voto. Voto di scambio e anomalie che gettano ombre pesanti sul voto in una terra dove purtroppo assistiamo troppo spesso a deficit di democrazia e legalità.Per questo abbiamo depositato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno per chiedere se sia a conoscenza di quanto segnalato a Rossano e, considerata la gravità dei fatti denunciati dal candidato Stasi, se non intenda intervenire urgentemente con gli strumenti in suo possesso al fine di verificare quanto accaduto. Non si può macchiare in questo modo il momento più importante della vita democratica di un’intera comunità, soprattutto in un contesto messo a dura prova dalle infiltrazioni delle mafie e dell’illegalità».