Una senatrice della Repubblica dovrebbe stare attenta a quello che scrive e riconoscere i ruoli. Di “sedicente” nell’incarico da vicesindaco rivestito da Claudio Malavolta all’interno dell’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, non c’è proprio nulla. Qualora alla senatrice dal comunicato veloce fosse sfuggito, ricordiamo il significato della parola “sedicente”, ossia: “Chi si attribuisce arbitrariamente un nome, una qualifica o una qualità”. Nessuna di queste cose può in alcun modo riferirsi al vicesindaco Malavolta, che è stato regolarmente eletto consigliere, dai cittadini che lo hanno votato, poi scelto come assessore – allo Sviluppo Economico della Città con deleghe: Attività Produttive; Agricoltura; Pesca; Porto e Zes; Politiche per la valorizzazione della fusione; Politiche di genere – e infine nominato vicesindaco dal sindaco Stasi.
Come maggioranza comunale siamo sdegnati e increduli dinanzi alla nota diramata dalla senatrice Abate, che travalica il suo ruolo con commenti e ingerenze, rispetto all’amministrazione della città di Corigliano-Rossano, che non le competono. E di cui, ad evidenza ha scarsa e superficiale conoscenza, come si evince dal passaggio sulla carenza idrica di questi giorni, che ha sì procurato grande nocumento alla città in cui noi viviamo, ma che non è stata causata da nostra incuria e per la quale il sindaco si è speso notte e giorno in prima persona. Ma queste cose, la penna leggera della senatrice, non le sa o finge di non saperle invocando dimissioni a ufo.
Rosa Silvana Abate che è tanto lesta a scrivere non lo è altrettanto nel leggere. Nessuno in questa amministrazione fa a gara a prendersi i meriti di qualcuno, a differenza di qualcun’altra che, ad esempio, non fa in tempo a uscire da una riunione, che subito ci regala la sua nota nella quale si guarda bene dal citare i presenti. Atteggiamento che non ci rappresenta e, in questo caso, la rete ci è d’aiuto, non una sola nota è mai stata diramata, in merito alla questione Porto, senza che al suo interno non vi fossero chiari, evidenti, espliciti riferimenti al lavoro sinergico che si sta portando avanti.
Evidentemente ha dato fastidio che giovedì scorso si sia riunita la Commissione per l’incameramento, nei locali della capitaneria del porto di Corigliano-Rossano, e che prima di dare corso ai lavori questa abbia incontrato il Vicesindaco Claudio Malavolta, oltre al Presidente Nazionale della Lega Navale, ammiraglio Donato Marzano, il Commissario di zona LNI Giuseppe Romanelli, il direttore dell’Agenzia, Demanio Regionale dottor Arnoni, Pasquale Faraone dirigente Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Jonio. Cosa di cui si è dato conto alla cittadinanza. Supponiamo di poterlo fare senza prima dover chiedere il permesso alla senatrice. Anzi non lo supponiamo, ne siamo certi.
Come è ovvio che sia continuerà il grande impegno di questa amministrazione nell assicurarsi che tutto venga fatto nella piena trasparenza e legalità proprio come sta procedendo la Commissione di incameramento e che, una volta completata la procedura, l’assegnazione della gestione del sistema di alaggio e varo avvenga secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Entrando nel merito delle annotazioni fatte da Abate è vero che aveva fatto richiesta di documentazione, “perché il Comune per anni ha negato questi documenti alla Capitaneria di porto e agli altri enti che siedono al tavolo”, il comune in questione ad evidenza non è l’attuale, che, invece, dopo lunghe ricerche di archivio ha prodotto quanto richiesto senza fosse necessaria alcuna “sollecitazione” a mezzo stampa. Una volta recepita la richiesta si è proceduto ad evaderla con i giusti tempi tecnici.
Nessun cambio di idea poi o sussurri sottovoce, quello che questa amministrazione e il suo vicesindaco persegue con ostinata convinzione, da sempre, è l’idea che possano convivere diporto, crocieristica e attività di pesca. Come previsto nel Piano regolatore portuale presentato dall’autorità portuale di Gioia Tauro nel 2015 e che era stato approvato nel 2016 dall’allora comune di Corigliano Calabro. Un piano realizzato da una società che si occupa di Porti e quindi in grado di recepire le varie istanze dello scalo in questione. Di quel progetto non si è fatto poi nulla e non certo per nostra mancanza o immobilismo.
Rivendichiamo con forza che il porto di Corigliano-Rossano possa diventare luogo di diportistica, il che non implica non possa mantenere la sua vocazione per la pesca e, allo stesso tempo, scalo crocieristico.
Il progetto presentato dall’ammiraglio Andrea Agostinelli, lo scorso 19 giugno, per la costruzione di una banchina crocieristica nel Porto di Corigliano-Rossano, è stato accolto con soddisfazione
Per quanto riguarda il Piano regolatore Portuale, che risale al 1974, lo riteniamo uno strumento non più adeguato alle attuali esigenze ed alla nostra “visione” di Città e riteniamo necessiti al più presto di una revisione e abbiamo tempo per presentare eventuali modifiche tecniche al progetto, per cui avremo modo di valutarlo al meglio vista la necessità di garantire le opportune attenzioni in termini di sicurezza, spazi e servizi alla flotta peschereccia
Da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato su obiettivi precisi: illuminazione, acqua potabile, messa in sicurezza della banchina mobile eccetera, obiettivi che uno dopo l’altro stiamo portando a casa. Quella della banchina crocieristica è la sfida del futuro del porto, che dovrà far convivere la nostra tradizione peschereccia con il turismo ed il commercio (Comunicato stampa).
I GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZA