«L’attenzione a salvare dal degrado opere d’arte del territorio – ha detto il presidente dott. Enzo Taverna – fa parte di un progetto di ben più ampio respiro che già nel passato ha portato al recupero dell’organo settecentesco della chiesa di San Domenico di Rossano, dell’affresco bizantino della Madonna col bambino nell’Abbazia di Santa Maria ad Gruttam di Cropalati, che oggi (anno rotariano 2020-21) porta al recupero del busto ligneo di San Nilo e che domani (anno rotariano 2021-22) porterà al recupero del busto ligneo di San Francesco di Paola».
La cerimonia, svoltasi alla presenza di pubblico previa prenotazione -in ottemperanza alla vigente normativa anti-covid- ha visto la partecipazione e gli interventi di SE Monsignor Maurizio Aloise nominato arcivescovo di Rossano Cariati da Papa Francesco il 20 marzo 2021, del dott. Salvatore Aloisio e della professoressa Marilena De Sanctis rispettivamente presidente e componente della Commissione progetti del Rotary Club Corigliano-Rossano Sybaris, del Maestro restauratore Giovanni Piccirillo, del Direttore del Museo Diocesano nonché vicario generale dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati don Pino Straface.
È toccato alla prof.ssa De Sanctis presentare il progetto rotariano ripercorrendo le tappe principali della storia di San Nilo, mentre il Maestro Piccirillo ha illustrato gli interventi tecnici effettuati sull’opera.
«Come Commissione progetti – ha affermato il Presidente dott. Aloisio – da anni ci stiamo adoperando per trovare delle opere d’arte da recuperare e restaurare. Il busto ligneo di San Nilo, nello specifico, presentava delle piccole lesioni e dei danneggiamenti, frutto sia dell’usura del tempo sia del terremoto del 1836. Ora, grazie alla sapiente opera del Maestro Piccirillo, è tornato come prima e per noi è grande motivo di orgoglio aver restituito alla comunità rossanese un’opera così importante. Siamo, inoltre, soddisfatti per essere riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati in questo anno rotariano».
Alla presentazione del progetto ha fatto seguito la cerimonia di benedizione del busto ligneo restaurato da parte dell’Arcivescovo – impartita all’interno del Museo – che il pubblico ha potuto seguire attraverso il maxischermo appositamente predisposto all’esterno.
«È stata una serata piacevole e storica – ha affermato Mons. Aloise – quando si riconsegna alla pubblica venerazione una immagine così cara, come lo è quella di San Nilo, è una giornata memorabile. Il Museo Diocesano e del Codex, che ospita anche il busto ligneo, è un luogo forte di pietà, di culto e di devozione in cui la bellezza, che testimonia la storia di una comunità, ha il compito di continuare ad evangelizzare».
In un momento in cui il tema dell’accoglienza è all’ordine del giorno, anche attraverso le parole di Papa Francesco e il suo invito alla solidarietà tra popoli, la figura di San Nilo diventa sempre più attuale. «L’aver riportato al suo splendore questo busto ligneo – ha evidenziato don Pino Straface – indica il legame che San Nilo ha sempre avuto con i cittadini. Un legame che è cresciuto nel corso degli anni e che continua a diventare sempre più profondo con l’intera comunità dell’area urbana di Rossano» (Comunicato stampa).