Storie di ordinaria trincea per gli operatori dell’emergenza di Corigliano Rossano, costretti a turni infiniti e a dover fronteggiare anche animi esagitati. Intorno alle 18 di ieri, un ulteriore episodio di violenza all’interno della postazione di Pronto soccorso del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” dove un cittadino di nazionalità bulgara, presumibilmente in preda ad ebbrezza alcolica, ha messo a soqquadro i locali scagliandosi poi contro il personale medico e paramedico (ferito un infermiere) nonché contro gli agenti della Polizia di Stato che, intervenuti prontamente, sono riusciti a bloccarlo e a scongiurare il peggio. Già lo scorso 25 luglio lo stesso Pronto soccorso era stato teatro di un episodio analogo che aveva visto protagonista un giovane che, in escandescenza, aveva danneggiato attrezzature e apparecchiature varie seminando il panico.
Episodi che vanno ad aggravare la situazione già di per sé critica dell’emergenza, ormai da anni in preda ad una cronica carenza di personale che, allo stato attuale, non accenna a migliorare. Da tempo, ormai, si fa fatica non solo a coprire i turni ma anche a consentire il godimento delle ferie al personale; c’è addirittura chi non va in ferie dal 2017. E la situazione sembra proprio destinata a peggiorare in un settore in cui, anche a causa degli ultimi episodi, ci si sente poco tutelati.
La scorsa notte l’ambulanza del 118 nell’area urbana di Rossano è rimasta senza medico: in caso di necessità sarebbe dovuto intervenire un mezzo dall’area urbana di Corigliano o da Cariati. Da anni, ormai si assiste ad appelli e grida d’allarme ma, al momento, non vi è ancora un rimedio definitivo.