I fatti: nel 2017, proprio al momento del suo pensionamento, l’Ispettore , dopo essersi accorto dello smarrimento della paletta di segnalazione della Polizia stradale a lui assegnata, ne aveva denunciato lo smarrimento.
L’allora dirigente dello stesso Commissariato R.D.M., dopo le sue indagini giungeva a conclusione che “l’Ispettore in questione aveva denunciato falsamente lo smarrimento della paletta preordinando di accusare il personale dell’ufficio anticrimine, allorché aveva sostenuto in denuncia che l’ufficio era chiuso a chiave”. Lo stesso R.D.M., nella “delicata, complessa e articolata” attività di indagine dimenticava tra le altre cose, di segnalare alla Procura che l’ispettore, pur essendo in malattia, saltuariamente si recava in ufficio per disbrigo atti per pregresse attività svolte, avendone le chiavi ed essendone il responsabile e quindi compatibilissimo con quanto denunciato.
Precedentemente a questa indagine, a seguito di una accesa controversia, l’Ispettore aveva fatto ricorso al TAR Calabria deferendo proprio il R.D.M.