ROSSANO “Il 5 giugno sarà un’occasione di cambiamento. Il 5 giugno riprendiamoci la dignità”. Stanislao Acri, candidato a sindaco per il Movimento Cinque Stelle tiene il comizio di chiusura in piazza Bernardino Lefosse e sferra un attacco durissimo alla “vecchia politica” e soprattutto al vecchio modo di fare politica. Una politica che non si è rivelata in grado di risollevare le sorti di una città, che oggi ha bisogno di nuova linfa. Acri attacca anche i cosiddetti “poteri forti” e ribadisce un netto no ad eventuali alleanze: in caso di ballottaggio non ci schiereremo con nessuno.
Spreco di denaro pubblico e metodi alternativi per governare senza gravare sulle tasche dei cittadini sono gli argomenti sfoderati dall’esponente del Movimento Cinque Stelle, che ribadisce i vantaggi introdotti dal suo partito nei Comuni in cui amministra grazie alla introduzione del baratto amministrativo, la riduzione dei tributi e degli stipendi dei consiglieri. “Cercheremo – ha detto – di creare le condizioni per dare dignità ai cittadini. Noi vi parliamo di fatti”. E qui l’elenco: riduzione degli sprechi, distacco dalla Sorical e dalla Soget, rivalutazione del centro storico. E ancora: rifiuti zero, politiche per il lavoro, sviluppo integrato che parta dal Codex e che coinvolga tutti i settori. Annuncia poi un’attività in corso con l’europarlamentare Ferrara per intercettare fondi. Tra i temi toccati: turismo, con la realizzazione di una strada litoranea unica da Pirro Malena a Fossa, zona marina a Fossa, agricoltura sostenibile, mappatura dei terreni per realizzare il sogno dei giovani orti urbani e sociali, marchio Deco, etichetta biologica locale, introduzione del baratto amministrativo.
Attenzione alta alla cultura, da cui “deve partire la città”, all’arte e alla valorizzazione degli antichi mestieri. Attenzione anche alla montagna, al centro storico e ai percorsi itinerari turistici. “Io – ha detto Acri – sono solo un portavoce di questo gruppo. Non abbiamo leader, voi siete i nostri leader
La nostra lista è diversa perché è una differenza metodologica, per questo ci siamo presentati con una lista autofinanziandoci. La nostra lista rispecchia l’intera società: tutti onesti lavoratori non contaminati dalle scorie partitiche perché noi non siamo attaccati alla poltrona. Diffidate – ha aggiunto – da chi non lavora e si siede in poltrona, noi vogliamo fare la politica vera”.