Cosenza. Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri coadiuvati dal Reparto Forestale di San Pietro in Guarano hanno posto sotto sequestro un cantiere di lavorazione inerti ubicato in località “Marinella” nel comune di Bisignano.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma Forestale hanno accertato che il cantiere era privo di concessione e posto in area pubblica. Il materiale inerte accumulato al suo interno veniva prelevato abusivamente tramite un mezzo meccanico in una area demaniale in prossimità dell’alveo del Fiume Crati. Area questa vincolata dal punto di vista paesaggistico e ambientale ed al cui interno sono stati rinvenuti accumulati rifiuti speciali provenienti da scavi e demolizioni edili. Si è quindi proceduto al sequestro del cantiere e dell’area del prelievo abusivo, circa 1000 metri quadri, e dei cumuli di materiale litoide, pari a 100 metri cubi, trafugati dal letto del Fiume Crati. Al termine dell’attività di indagine, il titolare di una ditta di movimento terra è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato, invasione di terreni pubblici, distruzione, deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere edili in assenza di autorizzazione e gestione illecita di rifiuti. Inoltre sempre i militari di Acri hanno accertato il taglio abusivo di piante interno dell’;alveo fluviale del Torrente Ceracó in località Midano nel comune di Acri. In particolare i militari hanno sorpreso due uomini all’interno della fascia boschiva ripariale dell’argine destro del Ceracó, i quali privi di autorizzazione, con l’ausilio di motoseghe erano intenti a tagliare piante di Robinia e Salice in area demaniale. Si è pertanto proceduto a consegnare al demanio statale il legname abbattuto illegalmente, circa 30 quintali, ed a deferire in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato i due soggetti.
(Comunicato stampa)