“Questo è un fatto gravissimo, come altrettanto grave è che per questo atto di violenza o a quanto pare di ndrangheta non si leggano migliaia di commenti di indignazione”.
E’ questo l’amaro commento di Giuseppe De Lorenzo, segretario comprensoriale della Fillea-Cgil, all’indomani della notizia, grave, del fallito agguato all’imprenditore reggino, Pasquale Inzitari, rimasto illeso ma bersaglio di svariati colpi di pistola nell’area antistante il centro commerciale. “Il fatto di cronaca gravissimo- afferma ancora De Lorenzo – è accaduto martedì sera intorno alle 20 – ebbene a due giorni da ciò non ho avuto modo di registrare alcuna presa di posizione, soprattutto da parte delle istituzioni, su questo fatto di cronaca. Ritengo che questo silenzio assordante è davvero preoccupante”.
E come non essere d’accordo con l’esponente sindacale, tenuto conto che sulla vicenda migranti un po’ tutti si sono scatenati: società civile, associazioni, partiti, sindacati, comitati e comune.
Invece su quanto accaduto martedì sera nella zona industriale di Corigliano è piombato il silenzio più assoluto.
Tutto ciò è grave perché potrebbe essere il termometro di una stato diffuso di omertà che torna a piombare in una zona dove, invece, proprio per quanto successo nel recente passato, il recente episodio doveva scuotere le coscienze.