La Dolce di Rossano inizia a imporsi nei mercati nazionali e internazionali nell’ambito della filiera olivicola. Si tratta di un tipo di olio delicato, con sentori erbacei e mandorlati, mentre dal punto di vista gustativo presenta caratteristiche miste amaro/piccante. Se ne è parlato nel corso della giornata nazionale de la “Camminata tra gli Olivi” a Corigliano Rossano. Iniziativa voluta dalla condotta slow food Magna Graecia-Pollino, dal club trekking, dall’Associazione Sosteniamo e dall’amministrazione comunale. Daniele Converso, giovane agronomo che esercita l’attività in Umbria ma anche in Calabria, si è soffermato sulla “Storia e le qualità organolettiche della Dolce di Rossano” e sull’importanza del prodotto calato nel contesto nazionale: «In Italia ci sono più di 500 varietà e una di queste è proprio la Dolce di Rossano». Uno dei capitoli trattati è l’uso dei pesticidi spesso correlato alle cause riconducibili ai tumori: «La Calabria è una delle regioni più consistenti per superficie olivicola biologica. Fare “biologico” è più difficile, afferma Converso, necessita specializzazione e figure tecniche altamente professionali nelle aziende poiché si lavora molto sulla prevenzione e sulla riduzione degli input chimici al fine si sostenere la biodiversità». Il noto professionista auspica maggiori controlli in un settore particolarmente a rischio con riferimento ai disciplinari che le imprese sono tenute a osservare.
Tra i presenti il sindaco Flavio Stasi, unitamente ad altri amministratori, che ha sottolineato l’importanza dell’evento e la necessità di avviare processi virtuosi in materia di promozione e commercializzazione del prodotto, ricordando che i comuni non hanno competenze dirette ma molto è in mano alle Regioni. È intervenuto Lorenzo Cara, presidente del Club Trekking Corigliano Rossano sulla biodiversità del territorio; Michele Abastante dell’Associazione “SosteniAmo” Corigliano-Rossano. E poi un break con pane e olio offerto ai presenti. Molte le aziende coinvolte che hanno dato spazio ai prodotti tipici enogastronomici del territorio. Il momento conviviale è stato curato dalla condotta Slow Food “Magna Graecia-Pollino”: «Sono eventi importanti in quanto utili a far conoscere il territorio e i nostri prodotti enogastronomici», commenta Cesare Renzo – Portavoce Slow food Rossano. «La Dolce di Rossano nei mercati è in netta affermazione, molti produttori stanno riprendendo la cultivar». Una battuta sull’uso disinvolto dei pesticidi:«Noi di Slow food adottiamo i principi di sostenibilità e delle pratiche agricole e ciò rappresenta una garanzia sotto il profilo delle proprietà organolettiche e della salubrità». A sostenere l’iniziativa anche la locale sezione del WWF e le Pro Loco di Corigliano-Rossano.