Per la Algieri questa fondamentale risorsa è una delle quattro industrie da cui la regione deve ripartire per risanare l’economia calabrese, insieme alla pesca, al turismo e alla cultura.
“Di agricoltura vive la nostra regione – ha detto Graziella Algieri – un’industria redditizia che crea, tra l’altro, posti di lavoro. Se pensiamo alle clementine, alle arance ma anche all’olio e al vino sappiamo che si tratta di vere eccellenze ma, purtroppo, da esse non ne viene fuori il giusto valore e la corretta collocazione nei mercati europei. Nonostante si tratti di prodotti di altissima qualità vengono quasi svenduti e il costo del trasporto, i costi della produzione, restano troppo alti”.
La soluzione per l’avvocato di Corigliano Rossano risiede nella corretta programmazione ed in una celere dirigenza regionale, che sappia regolare tutti gli interventi di sviluppo per il settore: “non possiamo aspettare tre anni – continua la Algieri – per poter avere una graduatoria definitiva ed accedere a questi finanziamenti.
Il mondo dell’agricoltura va aiutato, va supportato e va tenuto conto anche del problema idrico legato alla conseguente questione dei consorzi di bonifica che fissano dei tributi ma senza fornire gli effettivi e dovuti servizi. La Regione Calabria, organo vigilante, fa davvero poco in merito, pecca nel dovuto controllo in termini di trasparenza e buon andamento dei Consorzi che finiscono per diventare solo meri bacini di voti per la Regione e per la vecchia malapolitica” (Comunicato stampa).