Oggi un gruppo di funzionari della Protezione Civile nazionale ha fatto tappa a Corigliano Rossano passando prima in Comune e poi facendo visita sia all’argine del Crati e sia ad alcune delle famiglie coinvolte nella catastrofica alluvione che s’è verificata tra il 27 e il 28 novembre e che ha distrutto il loro bestiame, i loro raccolti, inondato le case costringendo ancora 23 persone a vivere, dopo oltre due mesi e mezzo, in albergo. I tecnici della Protezione civile sono stati qui per raccogliere dati tecnici ed economici per inviarli al capo dipartimento affinché possa andare avanti la pratica della deliberazione dello stato di emergenza. Oltre che valutare i danni e lo stato di emergenza causati da una rottura di cinquanta metri dell’argine del Crati, la volontà è quella di programmare una serie di interventi di riduzione del rischio idrogeologico. E’ un problema annoso che attanaglia tutta l’area e che, nel corso del tempo, ha visto una serie di alluvioni gravi e dolorose. Il mio impegno sui territorio continua, oggi ero in Commissione ma sul posto con i tecnici comunali e della Protezione civile c’erano i miei collaboratori. Monitoro attentamente e costantemente la situazione e nei prossimi giorni sentirò il Dipartimento nazionale della Protezione civile per vedere il da farsi affinché le famiglie di Thurio non siano abbandonate al loro destino.