Il disastro ambientale del 2015 pian piano rischia di cadere nel dimenticatoio. E’ stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Castrovillari dei cui risultati poco o nulla si sa. Era stato nominato quale consulente niente poco di meno che l’attuale capo della protezione civile calabrese Carlo Tansi, personalità di spicco, seria e coraggiosa. Ma anche qui, di risultanze non vi è traccia. Qualcuno dirà sono i tempi della giustizia. Vedremo. Nel frammento sul dramma alluvionale per i cui effetti nessuno è stato risarcito, il gruppo consiliare “RossanoFutura” (Tonino Caracciolo, Marinella Grillo) lancia una serie di proposte per “non dimenticare”. E sono rivolte all’attuale amministrazione comunale. Si parte dall’assunto di dover mettere in sicurezza la città. Ed ecco le proposte:“ Censire lo stato di sicurezza degli edifici pubblici e privati principalmente nel centro storico. Alla luce del terribile sisma che ha colpito il centro Italia, la memoria deve riportarci alla storia sismica della nostra città e prendere le giuste misure di prevenzione del rischio tellurico: si valuti con urgenza la situazione del Centro Storico poiché tanti sono gli immobili che versano in stato di degrado ed abbandono e possono generare effetto domino come prova il terremoto del 1836 che ricorderemo il 24 e 25 aprile con un seminario ed una mostra organizzati da RossanoFutura;
abbiamo già perso la prima tornata di finanziamenti regionali per il recupero antisismico degli edifici pubblici. Non si possono perdere ancora i finanziamenti regionali per il recupero antisismica in scadenza fra un mese. Presentiamo i progetti; perché’ tanti altri Comuni dispongono già dei finanziamenti mentre il nostro Comune non ha presentato nessuna richiesta per i bandi precedenti; chiediamo di sapere se alla beffa del mancato risarcimento dei danni dell’alluvione del 2015 imputabile esclusivamente al Comune di Rossano (chissà se qualcuno pagherà mai?) si aggiungerà anche quella della messa in sicurezza. Perché a distanza di 18 mesi, i fossi, i torrenti, le strade, le fogne spesso mal riparate, sono ancora privi delle necessarie manutenzioni e ripristini e Calabria Verde, assegnataria di 4 milioni di euro per i torrenti, dimostra, la sua inefficienza totale; consolidamento di Pantasima, Santa Chiara e zona Seminario: Aprire un confronto con la Regione perche’ nel primo blocco di interventi finanziati da ItaliaSicura Rossano non c’è! prepariamo i progetti per la sicurezza idraulica del Citrea, del Celati e del Colagnati; affrontiamo il tema della Protezione Civile, quella vera non quella delle feste e delle processioni.
A che punto stanno il Piano di Protezione Civile ed il Piano di emergenza?”.