Prevenire i disastri ambientali piuttosto che versare lacrime di coccodrillo quando la natura diventa matrigna e semina distruzione e talvolta morti. E’ quanto hanno capito, in particolare dopo il cataclisma verificatosi a Rossano-Corigliano l’anno scorso, i sindaci di Rocca Giuseppe Ranù, di Canna Giovanna Panarace e di Nocara Francesco Trebisacce che hanno rilanciato all’unisono il grido d’allarme per le condizioni in cui versano i torrenti Canna, Salso e Armi che attraversano i loro territori e che, essendo i loro letti colmi di detriti e gli argini molto fragili, minacciano di tracimare e di seminare paura e danni sia alle campagne che alle persone. A promuovere l’incontro è stato il sindaco di Rocca Ranù allo scopo di discutere, oltre che della pericolosità dei torrenti, della grave precarietà in cui versa la Strada Provinciale Fondovalle “Rocca/Canna/Nocara”, l’unica strada di collegamento tra i predetti comuni, interessata da tempo da un’Ordinanza di parziale chiusura al traffico disposta dallo stesso sindaco Ranù. Nel corso della discussione i tre sindaci hanno manifestato una forte preoccupazione per le condizioni in cui versa in particolare il torrente Canna ed hanno chiesto urgenti interventi di ripristino della Fondovalle fortemente danneggiata l’anno scorso dalle piene del torrente ed hanno assunto formale impegno, qualora i loro appelli dovessero risultare inascoltati, di rivolgersi al Prefetto e successivamente di convocare un consiglio comunale congiunto per manifestare la gravità dei fatti lamentati.
(Fonte: La Provincia)