Esondazioni del torrente “Canna”: a rischio isolamento le località rurali che gravitano ai margini del torrente che tocca i comuni di Nocara, Canna e Rocca Imperiale. A segnalare quella che col passare dei mesi e degli anni sta diventando una vera e propria emergenza idro-geologica è il sindaco di Canna Giovanna Panarace contrariata dal fatto che, nonostante le reiterate richieste rivolte al Dipartimento Regionale della Protezione Civile ed allo stesso presidente Oliverio e nonostante i ripetuti sopralluoghi dei tecnici della Regione, finora non è stato adottato alcun provvedimento risolutivo.
«Il risultato è che oggi – ha scritto la prof.ssa Panarace evidenziando che il Comune non dispone né di uomini né di mezzi per far fronte alle diffuse richieste di aiuto – residenti e aziende risultano bloccati e quasi isolati a causa del gravissimo stato di dissesto idrogeologico e delle frane che anno dopo anno hanno investito e stanno continuando a peggiorare le condizioni dell’intero corso d’acqua che da Nocara, passando per il territorio di Canna, arriva e sfocia, con analoghe conseguenze e condizioni di rischio, nel territorio di Rocca Imperiale».
Ad aggravare la complessiva situazione di dissesto e di pericolo – ha aggiunto il sindaco di Canna – si è aggiunta, da ultimo, la doverosa chiusura al traffico da parte del collega-sindaco di Rocca Imperiale della Strada Provinciale Fondovalle Nocara-Canna-Rocca Imperiale, danneggiata dallo stesso torrente “Canna” che ne ha ulteriormente eroso gli argini. Si tratta, come è noto, dell’unica arteria stradale che collega i paesi interni alla S.S. 106 e quindi consente agli studenti di raggiungere i due poli scolastici di Trebisacce e di Policoro (MT). Un intero ed importante bacino intercomunale di popolazione – ha concluso la prof.ssa Giovanna Panarace invocando interventi urgenti – versa in stato di totale insicurezza stradale e, visto che l’inverno è ancora lungo, rischia l’isolamento totale».
(fonte: La Provincia di Cosenza)