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Alto Jonio. Terzo Megalotto S.S. 106, otto sindaci pronti alla mobilitazione

viadotto

AMENDOLARA Opere compensative relative al Terzo Megalotto della S.S. 106: parte la mobilitazione degli 8 sindaci (Cassano, Villapiana, Francavilla, Cerchiara, Trebisacce, Albidona, Amendolara e Roseto) il cui territorio comunale è interessato al tracciato della nuova arteria.

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A lanciare l’appello alla mobilitazione è stato il sindaco di Amendolara Pasquale Aprile deluso e indignato per il fatto che della somma destinata alle opere compensative (14milioni di euro) a valere sul finanziamento complessivo (1miliardo330milioni di euro) che doveva servire quale parziale “ristoro” per gli innegabili danni ambientali subiti dal territorio, non si parla più da tempo. Sembrano lontani anni-luce, infatti, i tempi in cui gli 8 sindaci venivano accolti in pompa magna e corteggiati per convincerli ad apporre la propria firma a corredo del progetto preliminare. In realtà, stando alla cronaca, il progetto preliminare è divenuto ben presto e unilateralmente progetto definitivo ed esecutivo per mano solo di Anas, di Sirjo e dei Ministeri di riferimento, tanto che, attraverso un autentico gioco di prestigio, sono spariti ben tre svincoli (Amendolara, Trebisacce e Villapiana). Di questo, i Sindaci vogliono chiedere spiegazioni e rivendicarne la restituzione insieme, ovviamente, alle opere compensative di cui nessuno parla più. Per tutta risposta nelle ultime ore Anas ha aggiornato sullo stato dell’arte precisando che “l’avanzamento dei lavori è in linea (45%) con il crono-programma e nel pieno rispetto delle previsioni contrattuali, nonostante il sopraggiungere della pandemia e l’aumento del costo delle materie prime…”, ma nessun accenno né agli svincoli scomparsi, né alle opere compensative che legittimamente rivendicano i sindaci. “Il completamento del Megalotto 3 – si legge testualmente nella nota dell’Anas – riveste un ruolo di particolare importanza strategica poichè l’infrastruttura è compresa all’interno della rete trans-europea TEN-T e, grazie a quest’opera, il Corridoio Jonico andrà incontro a una vera trasformazione, diventando un’infrastruttura stradale di grande comunicazione che avrà una duplice funzione: collegare tra loro i litorali jonici della Calabria, della Basilicata e della Puglia e fare da cerniera tra il sistema dei trasporti della A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, la Puglia e l’autostrada adriatica”. Nessuno, in realtà, discute l’importanza della nuova arteria e tutti apprezzano la celerità e la professionalità con cui vengono eseguiti i lavori ma, a pensarci bene, con l’elisione di ben 3 svicoli su 6 e senza le previste opere compensative, c’è il rischio che i benefici della nuova arteria siano a vantaggio solo della viabilità nazionale ed europea e solo in minima parte dei territori attraversati che hanno dovuto sacrificare una grossa fetta del loro territorio e che assisteranno al passaggio accelerato del grande traffico in direzione Sud e in direzione Nord. Fanno bene, dunque, i sindaci a mobilitarsi e ad accogliere l’invito del sindaco di Amendolara Pasquale Aprile “all’incontro che si terrà giovedì 16 marzo alle ore 17.00 presso il comune di Amendolara al fine di concordare e di adottare ogni e più utile iniziativa”.

Pino La Rocca

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