Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Altomonte, sperimentazioni Agrichef Barbieri un successo

ALTOMONTE. Il finocchio di Isola Capo Rizzuto IGP sarà la nuova tendenza della proposta gastronomica identitaria Made in Calabria. A scommetterci è l’Agrichef Enzo Barbieri che, sperimentando un paio di declinazioni di questo ortaggio profumatissimo, sa già che l’apprezzamento fatto registrare dai suoi ospiti, è destinato solo a crescere.

Dal primo momento in cui il Finocchio ha ottenuto il riconoscimento IGP – sottolinea l’Agrichef – la Famiglia Barbieri non ha potuto fare altro che adottarlo nella sua Bottega, facendolo diventare uno dei prodotti principe della proposta emozionale ed esperienziale a tavola, insieme ai carciofini selvatici o alla portulaca in agrodolce, prodotti della terra ai quali continuiamo a restituire dignità attraverso le nostre ricette della memoria apprezzate e conosciute in tutto il mondo.

Risultato di un impegno importante che ha visto coinvolti produttori e istituzioni, Consorzio e Regione Calabria con l’attenzione dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, il riconoscimento del Finocchio di Isola Capo Rizzuto, insignito dell’IGP va ad aggiungersi al paniere di qualità che conta 7 prodotti Made in Calabria, bandiere dell’identità enogastronomica della nostra terra. Siamo contenti di poter annoverare anche questo ortaggio tra gli ingredienti che utilizziamo nella nostra oasi di pace, perché mancava nella nostra dispensa un prodotto che fosse a doppio filo con la terra di Pitagora, territorio al quale siamo molto legati per l’amicizia che ci lega allo chef Ercole Villirillo (da Ercole), con noi nell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo.

SOTT’OLI E CREMA DI FINOCCHIO IGP DI ISOLA CAPO RIZZUTO – Stiamo continuando a rendere omaggio all’ultima delle eccellenze in ordine di tempo arrivate nel pantheon identitario calabrese.

Per la ricetta sott’olio il finocchio viene tagliato a fette, scottato nell’aceto e aromatizzato con bacche di ginepro, polvere di alloro, sale, pepe nero ed extravergine. Infine, viene messo sott’olio. È ottimo per l’antipasto, per accompagnare salumi o formaggi e per farcire panini. Per la crema, il finocchio viene tritato e poi cotto in extravergine con aromi. È ideale per risotti, paste e pietanze importanti.

Prodotto nei territori dei comuni di Botricello e Belcastro, nel catanzarese e Cutro, Mesoraca, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, Rocca di Neto e Strongoli nel crotonese, il Finocchio di Isola Capo Rizzuto, di colore bianco con estrema brillantezza e venature verdi chiare, dalla forma tondeggiante, si differenzia dagli altri per tre caratteristiche principali: il suo profumo, forte ed inebriante, soprattutto se tagliato e aperto appena colto dal campo; per la fibrosità quasi assente o comunque estremamente attenuata con pochissimi filamenti al suo interno e, infine, per il suo aroma persistente che in bocca dura davvero a lungo.

Comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: