«Torniamo a protestare in piazza con i Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità di Amendolara e di tutto il comprensorio. Queste persone non possono essere trattate come lavoratori di Serie C ed i continui tentennamenti del Governo aumentano il senso di instabilità che questa categoria è costretta a sopportare da troppi anni». Lo ha annunciato il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, pronto ad indossare nuovamente la fascia tricolore e a scendere in strada per difendere i diritti dei lavoratori.
Nello specifico – ricorda il sindaco – i lavoratori in questione (ad Amendolara 39 in tutto, compreso un ex articolo 7) sono stati stabilizzati part-time a 16/17 ore. «Per una stabilizzazione, sempre part-time, a 18 ore il Comune – spiega il sindaco Ciminelli – avrebbe bisogno di 82.000 euro. Mentre per una stabilizzazione full time a 26 ore, necessiteremmo addirittura di 400.000 euro all’anno. Ma il Presidente del Consiglio, Draghi, così abile in ambito finanziario, dove pensa che i piccoli Comuni possano trovare simili risorse?», tuona Ciminelli. Con una crisi economica post-Covid alle porte ed una drastica riduzione dei trasferimenti statali, pensare di accollare sulle casse dei piccoli comuni la gestione degli ex Lsu-Lpu porterebbe ad un immediato collasso degli enti. «E cosa ancor più grave – commenta ancora Ciminelli – non si può chiedere ad un sindaco di scegliere chi tra i dipendenti dovrà godere di un maggior monte ore. Queste guerre tra i poveri le rispediamo al mittente».
Intanto il 31 marzo scade il termine ultimo entro il quale gli Enti Locali dovranno procedere alla stabilizzazione di questi lavoratori. «Ma, nonostante questa proroga concessa, ancora non abbiamo capito – lamenta il primo cittadino di Amendolara – con quali soldi sia possibile una operazione del genere». Alla luce di ciò, il sindaco Ciminelli invita i lavoratori di Amendolara e di tutto il comprensorio, assieme ai sindaci, ad una nuova manifestazione (dopo quella del dicembre scorso) a sostegno della categoria indetta per giovedì 25 marzo alle ore 10 presso l’ex Hotel Grillo alla Marina di Amendolara. Nel frattempo lo stesso sindaco di Amendolara ha inviato una missiva, contenente tutte le perplessità e le rimostranze per la gestione della vertenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero delle Economie e delle Finanze, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sindacati, all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) nazionale e regionale, alla Prefettura di Cosenza.
comunicato stampa