Anche il comune di Cassano ha sottoscritto l’appello dei sindaci calabresi contro l’autonomia differenziata

CASSANO ALL’IONIO. Come già anticipato in queste ore dalla stampa, anche io, in qualità di sindaco di Cassano All’Ionio, ho sottoscritto l’appello, lanciato dal sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, che i primi cittadini calabresi stanno firmando per impegnare il Presidente della Giunta regionale e il Presidente del Consiglio regionale  ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale il disegno di legge d’iniziativa governativa, approvato in via definitiva dalla Camera nella giornata del 19 giugno 2024, collegato alla manovra di finanza pubblica sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, ma anche tutti gli eventuali provvedimenti attuativi.

La legge, come ho sostenuto in passato quando ricoprivo la carica di presidente facente funzioni di Anci Calabria e, insieme ai colleghi sindaci calabresi lanciammo per primi la battagliaè uno “Spacca-Italia” contiene evidenti elementi di anticostituzionalità e mina alle fondamenta l’unità del Paese, sottraendo ingenti risorse e funzioni alle Regioni meridionali, tali da compromettere i valori costituzionali dell’uguaglianza e i diritti alla salute, al lavoro e all’istruzione di tutti i cittadini. Rischiamo seriamente di avere una nazione a due velocità. I timori che avevamo sono diventati una preoccupante certezza.

La questione è molto tecnica ma il fine è chiaro: le Regioni con maggiori entrate proprie, ossia quelle del Nord, avranno più risorse a disposizione e saranno, di riflesso, avvantaggiate. Quelle del Sud, invece, saranno molto più svantaggiate visti i gap già in essere. Non lo diciamo noi, lo dicono tanti tecnici, giuristi, esperti – ad esempio – di sanità che stanno ribadendo in queste ore che la riforma, così com’è, spacca l’Italia in due creando un Paese a diverse velocità.

Ricordo, ancora, che Cassano fa già parte anche della rete di sindaci “Recovery Sud”, che per la prima volta nella storia d’Italia ha riunito amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un’azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un’analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori e, come amministrazione comunale, abbiamo partecipato a diverse iniziative contro l’autonomia differenziata che si sono tenute in molte parti d’Italia.

Fino ad ora le nostre voci sono rimaste inascoltate ma siamo certi che ora la Giunta e il Consiglio Regionale ci daranno ascolto: siamo tantissimi e siamo ancora in tempo, tutti insieme, per fermare la catastrofe che si abbatterà sulla Calabria.

Comunicato stampa

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