Antimafia, Sibaritide: Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento

La recente relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) presentata al Parlamento dal Ministro dell’Interno offre un quadro dettagliato e preoccupante della presenza mafiosa sul territorio calabrese e della Sibaritide. Focalizzandosi in particolare sulla provincia di Cosenza, emergono dati allarmanti riguardanti la penetrazione e le attività illecite delle organizzazioni mafiose locali, nonché i risultati delle operazioni investigative condotte nel primo semestre del 2023.

PRESENZA MAFIOSA SUL TERRITORIO

La provincia di Cosenza è caratterizzata dalla presenza di numerose cosche mafiose, con una concentrazione particolare nei comuni di Cosenza, Rende e Roggiano Gravina. I gruppi criminali operano sotto una sorta di “confederazione” composta da sette diverse articolazioni ‘ndranghetiste che mantengono un assetto strutturale unitario. Le principali cosche identificate nella relazione includono i gruppi Patitucci, Porcaro, D’Ambrosio, Zingari-Bruzzese, e altri Zingari, operanti nel territorio di Cosenza. Il gruppo Presta è attivo a Roggiano Gravina, mentre i Di Puppo operano a Rende. In altri comuni della provincia, la presenza mafiosa è altrettanto radicata: Fuscaldo: Il gruppo Tundis si contrappone alla cosca Scofano-Martello-Ditto-La Rosa. Amantea: Due gruppi distinti, i Gentile-Guido-Africano e i Besaldo, operano in un clima di non belligeranza per perseguire reciproci interessi illeciti. San Lucido: Le cosche Carbone e Tundis sono attive. Paola: La cosca Serpa si contrappone a quella Scofano-Martello-Ditto-La Rosa.

LA REALTA’ JONICA

Corigliano-Rossano: Qui operano le famiglie Barilari e Conocchia, con legami rispettivamente con la famiglia Acri di Rossano e con cosche reggine. A Rossano, la cosca Acri-Morfo è particolarmente attiva nel traffico di stupefacenti, estorsioni, e riciclaggio.

ATTIVITÀ ILLECITE

 Le attività illecite predominanti nella provincia di Cosenza includono estorsioni, traffico di stupefacenti, usura e rapine. Queste attività criminali sono spesso accompagnate da violenze e intimidazioni nei confronti di imprenditori e commercianti locali, con l’obiettivo di controllare e dominare il tessuto economico locale. Un esempio significativo di queste dinamiche è rappresentato dall’operazione “Stige” del gennaio 2018, che ha evidenziato l’attività del gruppo criminale capeggiato dalla famiglia Santoro nei comuni di Campana e Mandatoriccio. Questo gruppo, subordinato alla cosca cirotana Farao-Marincola, è coinvolto in estorsioni, spaccio di stupefacenti, pascolo abusivo, taglio non autorizzato di boschi, furti di bestiame e occupazione di terreni.

INDAGINI E RISULTATI CONSEGUENTI

La DIA ha intensificato le operazioni investigative nel primo semestre del 2023, ottenendo significativi risultati nel contrasto alla criminalità organizzata. Le operazioni condotte hanno portato all’arresto di numerosi esponenti mafiosi e al sequestro di beni illeciti, colpendo duramente le strutture economiche delle cosche. In particolare, le indagini hanno permesso di disarticolare numerosi gruppi criminali, riducendo significativamente il loro potere sul territorio.

FUTURI SVILUPPI

La relazione semestrale della DIA sottolinea l’importanza di mantenere alta la guardia e di proseguire con determinazione nella lotta contro la criminalità organizzata. Le indagini future si concentreranno non solo sul contrasto delle attività illecite, ma anche sul monitoraggio delle dinamiche evolutive delle cosche mafiose, al fine di prevenire e reprimere nuove forme di infiltrazione nel tessuto economico e sociale.

In conclusione, la relazione della DIA evidenzia una situazione complessa e preoccupante nella provincia di Cosenza, con una presenza mafiosa radicata e diffusa. Tuttavia, grazie all’intenso lavoro investigativo e alla collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali, sono stati ottenuti importanti risultati nella lotta contro la criminalità organizzata. La strada da percorrere è ancora lunga, ma gli sforzi congiunti delle autorità e della società civile rappresentano un passo fondamentale verso un futuro più sicuro e libero dalla morsa delle mafie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: