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Antonello Colosimo, Corte dei Conti: futuro e sviluppo per Corigliano Rossano

Corigliano Rossano deve guardare al futuro con ambizione e senso di responsabilità. Questo è il messaggio principale di Antonello Colosimo, presidente della sezione del controllo della Corte dei Conti per l’Umbria e originario della città, che ha delineato una visione chiara durante un recente intervento pubblico. L’alto magistrato ha evidenziato come Corigliano Rossano debba rivendicare un ruolo centrale non solo nella provincia di Cosenza, ma nell’intera regione Calabria. Secondo Colosimo, le potenzialità della città sono immense, grazie alla presenza di infrastrutture strategiche come il porto, l’aeroporto e la ferrovia, che potrebbero collegare il territorio al resto d’Italia e d’Europa. «Vedo una città certamente evoluta, in grande sviluppo, ma Corigliano deve mantenere la sua grande storia e la sua centralità, come il comune più grande della provincia di Cosenza», ha dichiarato Colosimo, citando illustri figure nate in città come Costantino Mortati, Vincenzo Valente e Giovanni Colosimo. L’appello di Colosimo si rivolge direttamente a chi ha responsabilità e potere: «Queste infrastrutture devono diventare realtà tangibili, strumenti per creare connessioni e sviluppo economico».

Compatibilità ambientale e giovani al centro

Tra i temi più rilevanti trattati, Colosimo ha posto l’accento sulla necessità di uno sviluppo economico compatibile con il rispetto dell’ambiente. «Un mare inquinato e un territorio devastato sono un doppio crimine. Non solo violentiamo la nostra terra, ma compromettiamo anche il futuro dei giovani», ha sottolineato con forza. Secondo il presidente, il futuro della città deve essere costruito su basi solide, che includano un impegno concreto nella lotta all’inquinamento e una gestione sostenibile delle risorse naturali. Solo così Corigliano Rossano potrà diventare un motore di sviluppo per l’intera Calabria. Colosimo ha anche evidenziato il ruolo delle nuove generazioni: «Dobbiamo investire nei giovani, offrendo loro opportunità e motivi per restare e costruire qui il proprio futuro». La fuga dei cervelli e il depopolamento, ha aggiunto, rappresentano una minaccia reale per la città e la regione. Le infrastrutture rappresentano per Colosimo uno degli elementi chiave per il rilancio della città. «Il porto deve diventare una porta verso il Mediterraneo, la realizzazione di un aeroporto per i collegamenti nazionali e internazionali, e la ferrovia una linea vitale per il trasporto di persone e merci», ha dichiarato. Per realizzare questi obiettivi, è necessario un lavoro coordinato tra amministrazioni locali, regionali e nazionali. Colosimo ha ribadito che solo attraverso una collaborazione stretta e una visione condivisa è possibile superare gli ostacoli che oggi limitano lo sviluppo della città.

Storia e identità come valori fondamentali

Pur guardando al futuro, Colosimo ha sottolineato l’importanza di preservare la storia e l’identità di Corigliano Rossano. «Questa città ha una storia straordinaria, che deve essere valorizzata e integrata nel percorso di sviluppo». Le figure di spicco che hanno reso celebre la città, come giuristi, musicisti e politici, rappresentano per Colosimo un patrimonio immateriale da custodire e promuovere. L’appello finale di Colosimo è stato diretto e appassionato: «Le potenzialità ci sono, ma serve coraggio e visione per trasformarle in realtà». Un invito che chiama in causa non solo le istituzioni, ma anche la società civile e il mondo imprenditoriale.

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