È quanto ha ribadito il sindaco Giuseppe Antoniotti ai margini del Consiglio comunale di ieri (Giovedì, 28 Maggio) in apertura del quale il segretario comunale, Nicola Middonno, ha registrato le dimissioni irrevocabili del consigliere comunale, capogruppo di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani.
Tralasciando i motivi che hanno portato alle dimissioni del capogruppo di minoranza, che non mi riguardano, mi preme altresì – afferma il Primo cittadino – fare chiarezza su alcuni passaggi emersi dal documento protocollato dallo stesso consigliere a tutela della limpidezza amministrativa del nostro Ente. Sia chiaro, in quanto a tutela della legalità e rispetto delle regole, non accetto lezioni da parte di nessuno. I governi di Centro destra, negli anni, hanno sempre dimostrato integrità morale e giustizia nella guida della Città. E questo è un fatto inoppugnabile e verificabile, non solo sui programmi elettorali ma anche nell’attività quotidiana del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale. Le prime azioni a garanzia delle regole le ho attuate appena due giorni dopo il mio insediamento, portandone a conoscenza anche gli organi giudiziari competenti. E questo lo testimoniano gli atti. Probabilmente anche il dato, fatto emergere dal consigliere dimissionario e sotto al quale mi auguro non si nasconda alcuna malizia politica, relativo al monitoraggio costante da parte della Procura della Repubblica degli atti comunali, è la conferma di come amministratori e uffici operino alla luce del sole. Il Comune di Rossano – prosegue il Sindaco -, anche grazie alla sua efficienza, è una stazione d’appalti che indice solo procedure aperte, che hanno generato qualche accertamento di natura amministrativa, insorto a causa di contenziosi tra aziende private che hanno partecipato alle gare. Lo è stato per l’aggiudicazione dell’appalto per il depuratore consortile, così come per le risapute vicende legate alla gestione del capitolato dei rifiuti, piuttosto che, ultimo in ordine di tempo, per la gara per l’abbattimento degli ecomostri a Zolfara, che ha toccato la suscettibilità di qualche privato. Se questi sono gli atti oggetto di indagini, allora ben vengano gli accertamenti da parte degli organi giudiziari. Perché non abbiamo nulla da temere. Così come non c’è nulla di misterioso e amletico in quello che ha cercato di far emergere il capogruppo di minoranza. In merito alla modifica del Piano particolareggiato di Sant’Angelo, poi, tutto si è svolto nel solco della legalità e della trasparenza. Il Consiglio – ha spiegato in conclusione Antoniotti – si è espresso su una pratica di urbanistica che il dirigente del settore aveva trasmesso all’approvazione dell’Assise solo dopo che la stessa pratica aveva ricevuto l’ok da parte della Commissione consiliare a seguito di una lunga e inspiegabile trafila all’interno dello stesso organo consiliare, dovuta ai continui rinvii delle sedute.
(fonte: comunicato stampa)
Una risposta
Sentire parlare quest’uomo di legalità , mi fà accaponare la pelle,vergogna