Si chiude così, almeno su un versante, il caso sollevato dal consigliere regionale Gianluca Gallo, che lo scorso settembre aveva presentato un’interpellanza sul concorso pubblico, per titoli ed esami, indetto dall’Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura, per l’assunzione a tempo indeterminato di 12 unità.
“Svanito nel nulla – fa sapere Gallo – fino a quando, in risposta all’atto ispettivo presentato dal capogruppo della Cdl, era venuta fuori la verità: bando stoppato per un cavillo. Mancava una delibera della giunta regionale. A seguire, a più riprese, l’intervento per chiedere la restituzione in favore degli oltre 3.000 iscritti alle prove selettive – della quota versata per partecipare al concorso”.
“In questi giorni – continua – gli uffici hanno avviato le pratiche di rimborso. Le operazioni sono in corso e riguardano le migliaia di persone che avevano presentato istanza di partecipazione alla procedura concorsuale, confidando di poter trovare un posto di lavoro in Calabria. Purtroppo, non è andata così. Si chiude adesso una pagina della vicenda, ma molte altre restano aperte”.
Prosegue il capogruppo della Cdl: “Ho presentato un’interpellanza e posto la questione attraverso i media, ovviamente senza ricevere sin qui risposta”.
“Insisto – conclude Gallo – la giunta regionale ha il dovere di spiegare che fine farà il concorso annullato e di chiarire chi pagherà adesso il conto della figuraccia rimediata, penosa sul piano dell’immagine ma anche su quello politico e contabile: inevitabile richiedere severi approfondimenti. Quelli che sin qui sono colpevolmente mancati”.