Celebrata, nella Arcidiocesi di Rossano-Cariati, presso la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino a Corigliano-Rossano, la 107° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato indetta da Papa Francesco per il 2021. Giornata questa più attuale che mai in quanto vede in questi giorni anche, e non solo, il dramma del popolo Afghano. L’accoglienza calorosa della parrocchia e del parroco Don Vittorio Salvati sia dell’arcivescovo Maurizio Aloise che dell’equipe Diocesana della pastorale Migrantes ha dato un valore aggiunto all’intera giornata inserita nell’ambito dei festeggiamenti religiosi in onore di Santa Teresa del bambino Gesù. L’arcivescovo Maurizio, durante l’omelia oltre a ricordarci, sulle parole di papa Francesco, quanto sia bello accogliere ha invitato gli astanti a camminare insieme “verso un noi sempre più grande”, a ricomporre la famiglia umana, per costruire assieme il nostro futuro di giustizia e di pace, assicurando che nessuno rimanga escluso.
La nostra Diocesi, ha commentato Giovanni Fortino Direttore della pastorale Migrantes Diocesana, come si dice in gergo giornalistico “sta sul pezzo” in quanto è impegnata, con diversi progetti ed attività di volontariato, ad Accogliere, Proteggere, Promuovere ed Integrare i nostri fratelli migranti, ed è proprio da questo progetto che è scaturita la mostra che oggi abbiamo il piacere di esporre in parrocchia e celebrare con voi la 107 giornata mondiale del migrante e del rifugiato”. Infatti in occasione della giornata è stata esposta nei locali della chiesa parrocchiale la mostra “le parole pesano….. pesiamo le parole”, sottotitolo per una cultura della legalità e dell’accoglienza, sviluppata in ambito diocesano e finanziata dalla Fondazione Migrantes nazionale con i fondi 8*1000 della Chiesa Cattolica. Questa mostra realizzata in proprio dalla pastorale Migrantes Diocesana fa riferimento ad immagini relative sia agli sbarchi di immigrati, avvenuti fino a poco tempo fa nel porto del comune di Corigliano-Rossano, debitamente fotografati da una associazione del territorio per conto della Diocesi e di immagini riportanti una selezione di parole che assumono sia una accezione positiva che negativa nonché alcune parole d’odio in uso comune quando viene fatto un discorso oppure una comunicazione di qualsiasi formato sui media comprese le testate giornalistiche tradizionali sul tema dell’immigrazione. Alla fine della celebrazione eucaristica il giornalista Gino Campana introduceva la mostra che veniva illustrata sapientemente dalla dottoressa Anna Minnicelli che ha chiosato “ questa mostra ha l’ambizione di trasferire all’osservatore gli strumenti valutativi necessari ai fini di una corretta interpretazione dei messaggi trasmessi dai media e la sollecitazione ad attuare comportamenti accoglienti per un noi sempre più grande. Ha aggiunto Don Vittorio Salvati, parroco della parrocchia di Santa Teresa del Gesù Bambino, che bisogna stimolare all’accoglienza considerando i nostri fratelli migranti una risorsa e non un peso. Piace riportare le parole di un apostolo della carità, un sacerdote in odore di santità Don Oreste Benzi che in un commento al vangelo scriveva cosi: “ La missione di salvezza del Cristo è universale e la Chiesa è lo spazio di una nuova salvezza. Sono superati i confini delle nazioni e le diversità dei popoli sono ricchezza da mettere insieme. Una parola di ringraziamento per l’equipe migrantes diocesana e per il gruppo di sviluppo del progetto composto da Anna Minnicelli, Giovanni Mulè, Ombretta Gazzola, Pino Savoia nonché e gli amici dell’Associazione Luce nella persona del loro presidente Gianfranco Caliò (Comunicato stampa).