Le recenti dichiarazioni, rilasciate in occasione della visita al museo della Sibaritide da parte del Sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, di candidare la Magna Graecia a patrimonio dell’UNESCO, ci offrono lo spunto per lanciare una proposta che potrebbe essere foriera di interessi per tutto il vasto ambito della Sibaritide e del Crotoniate.
Senza fronzoli, orpelli e giri di parole, riteniamo maturi i tempi per proporre la designazione a Capitale Italiana della cultura per il 2027 delle città di Crotone e Corigliano-Rossano, quindi dei territori crotoniati e sibariti e del vasto ambito silano-jonico. Quanto detto, per significare uno sfidante progetto di rilancio territoriale in chiave turistico-culturale.
Si provi ad immaginare una grande unione di scopo tra Comunità contermini che condividono la stessa storia e che sono sede induscussa di un patrimonio culturale da far invidia a qualunque altra area in Italia. Tutto questo per provare a far germogliare una svolta nella declinazione del territorio tutto. Invero l’idea, già maturarata alcuni mesi fa nell’alveo delle proposte partorite dall’Associazione Piadeia e destinate a Crotone e la Crotoniatide con il partenariato del Comune di San Giovanni in Fiore per il 2026, acquisisce maggiore appeal se posticipata di un anno, ma arricchita nell’offerta dal vasto ambito Sibarita. Territorio, quest’ultimo, che nei fatti rappresenta il naturale continuum storico e culturale dell’ambito Crotonese. Lo stesso territorio che il Gruppo Jonia-MagnaGraecia già da diversi anni enuclea nella medesima sfera d’area ad affine coivolgimento: l’Arco Jonico calabrese.
Un’idea, d’altronde, quella di aggregare aree ad interesse comune, che ben si sposa ed è coerente con quanto previsto dal bando di gara. Quest’ultimo, infatti, apre la possibilità alla partecipazione di Città metropolitane, Comuni ed Unioni di Comuni (unioni di scopo). Chiaramente, una proposta in tal senso dovrà godere dell’avvallo delle pubbliche Amministrazioni che decideranno, sinergicamente alle Associazioni culturali proponenti, di intraprendere un percorso comune e certosino finalizzato all’ottenimento del prestigioso risultato. Sarà necessaria la collaborazione degli Enti provinciali di Kr e Cs e delle principali Comunità coinvolte.
Ancora, delle associazioni di categoria, del mondo sindacale, dell’imprenditoria locale (con particolare riferimento a quella turistica), degli ordini professionali e della partnership dei musei di Sibari e Crotone, del museo del Codex, del museo della liquirizia Amarelli e delle tre diocesi coinvolte sul territorio: Crotone-Santa Severina, Rossano-Cariati e Cassano. L’idea-progetto di concorrere al riconoscimento di Capitale italiana della cultura nel 2027 aprirebbe la strada ad una serie di processi per gli anni a venire. Ad iniziare dall’immaginare un similare percorso nel 2033, quando l’Italia sarà, con ogni probabilità, nuovamente designata sede di Capitale europea della cultura. Il percorso, ancora, faciliterebbe la via a quanto già proposto dal Sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso, e rilanciato dal Sottosegretario Sgarbi, di promuovere la vasta area della Magna Graecia a sito patrimonio UNESCO.
D’altronde, l’idea far concorrere come unione di scopo diverse Comunità va incontro a quanto stabilito dai dettami in materia di coesione territoriale. Non a caso la Locride parteciperà per il 2025 al medesimo bando, presentando una proposta aggregante oltre 40 Comuni. Per riuscire in questo ambizioso obiettivo, serve l’aiuto di tutti. Chiunque volesse contribuire con idee, progetti e contaminazioni culturali può contattarci, entro e non oltre la fine del corrente anno all’indirizzo mail comitato@magnagraecia.eu
A partire da gennaio 2023, ed una volta contattati gli Enti da coinvolgere, saranno avviati i gruppi di lavoro che partoriranno il Report per concorrere all’autorevole traguardo.
Ufficio Stampa – Jonia-MagnaGraecia