LE ACCUSE All’uomo si contestava di essersi introdotto in una abitazione di Longobucco dove, mediante violenza sulle cose, consistita nella rottura di una finestra, e approfittando della circostanza che in casa non vi fosse nessuno, in concorso con altre due persone, in ora serale, si sarebbe impossessato di una cospicua somma in denaro nonché di numerosi monili in oro e pietre preziose contenute all’interno di una cassaforte. Secondo la tesi accusatoria, inoltre, mentre i carabinieri della Stazione di Longobucco intimavano l’alt all’autovettura su cui viaggiavano, i tre avrebbero usato violenza nei confronti dei militari, causando loro diverse lesioni.
I FATTI In servizio perlustrativo, i carabinieri si apprestavano ad effettuare un posto di controllo nella frazione Destro di Longobucco, nei pressi dell’Ufficio Postale. Dopo aver controllato vari veicoli, alle ore 22.30 circa, il militare selettore vedeva giungere un’autovettura con andatura sospetta. Da qui la decisione di intimare l’alt, ma il conducente del veicolo accelerava repentinamente sfiorando l’investimento del carabiniere che, nel tentativo di evitare l’impatto, cadeva a terra riportando delle lesioni. Il veicolo nel frattempo proseguiva la sua corsa in direzione Cropalati, effettuando pericolose manovre a fari spenti in modo da creare una situazione di generale pericolo e far perdere le proprie tracce; dopo aver arrestato il veicolo, uno dei tre si dava alla fuga a piedi insieme allo zaino contenente la refurtiva e veniva inseguito dai militari che riportavano, durante tale attività, diverse lesioni.
L’ARRESTO E IL PROCESSO Una volta catturati, i tre venivano dichiarati in stato di arresto in flagranza di reato e sottoposti a misura cautelare. Il procedimento è poi sfociato nel processo a carico del 33enne C.A., mentre per gli altri due si è proceduto con un giudizio separato. Nel corso dell’istruttoria, le parti hanno prodotto documentazione e sono stati escussi i testi indicati dal Pubblico Ministero, ovvero i militari appartenenti alla Stazione dei Carabinieri di Longobucco, nonché la parte offesa vittima del reato di furto aggravato in abitazione. È stato poi sentito anche un teste della difesa. Al termine della fase dibattimentale, in sede di discussioni finali il P.M. ha chiesto la condanna alla pena di anni 2 di reclusione e una multa di euro 300,00. Il Tribunale di Castrovillari, all’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste dell’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto l’imputato (Comunicato stampa).