Arrivo dei medici cubani nei presidi della Sibaritide: potenziamento dell’emergenza-urgenza e riorganizzazione del sistema di risposta

Nelle postazioni ospedaliere della Sibaritide, in particolare nello spoke di Corigliano Rossano e a Trebisacce, è prossimo  un significativo incremento del personale medico grazie all’arrivo dei medici cubani. Questo nuovo apporto di professionisti sanitari e  l’aumento dei partecipanti ai bandi di concorso indetti dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza (ASP), serviranno a potenziare i servizi di emergenza-urgenza e il personale del Suem del 118. L’arrivo dei medici cubani rappresenta un’opportunità per potenziare i servizi di emergenza-urgenza e il personale del Servizio Urgenza Emergenza Medica (Suem) del 118. La presenza di nuovi professionisti contribuirà a ridurre i tempi di attesa e a migliorare l’efficienza nell’assistenza sanitaria fornita ai pazienti in condizioni di emergenza. Questo potenziamento del personale medico consentirà di affrontare in modo più efficace situazioni critiche e di garantire un supporto tempestivo e qualificato nelle emergenze sanitarie.

Ospedale di Rossano

Corsi per il personale medico e paramedico

In linea con l’arrivo dei medici cubani e l’obiettivo di potenziare l’emergenza-urgenza, l’ASP di Cosenza sta programmando l’indizione di corsi destinati al personale medico e paramedico. Questi corsi avranno l’obiettivo di fornire aggiornamenti sulle procedure di emergenza, migliorare le competenze tecniche e fornire una formazione continua al personale sanitario. L’investimento nella formazione del personale medico e paramedico è essenziale per garantire una risposta adeguata e di qualità in situazioni di emergenza. L’emergenza sanitaria sarà oggetto di una riorganizzazione più ampia, che prevede anche l’istituzione del numero unico. Al fine di semplificare e rendere più efficiente il processo di chiamata per situazioni di emergenza, si sta lavorando sull’istituzione di una centrale unica di risposta (CUR). Questa iniziativa coinvolge non solo il personale sanitario, ma anche le forze dell’ordine, che collaboreranno attivamente per garantire una gestione integrata delle emergenze e una risposta rapida e coordinata.

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