Un passaggio importante che dà il via ad un processo complesso e articolato di cui tanto le realtà amministrative del territorio e, in una seconda fase, i cittadini potranno e dovranno essere protagonisti.
L’iniziativa, presentata alla stampa nei giorni scorsi, vede i Sindaci di Trebisacce, Franco Mundo, di Cassano di Ionio, Gianni Papasso, di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, di Cariati, Filomena Greco, in concerto con tanti sindaci della Sibaritide e del Pollino, tra i firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare, che i Consigli comunali delle cittadine interessate, seguendo l’esempio di Trebisacce, si apprestano a deliberare.
La proposta di legge, che verrà dunque sottoposta all’Ufficio di Presidenza del Consiglio della Regione Calabria, si pone come obiettivo riordinare il sistema dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, definito dalla legge regionale n°9 del 11.5.2007.
La ASP di Cosenza con i suoi circa 700.000 abitanti e oltre 150 comuni, costituita dalle disciolte Unità Sanitarie Locali n. 1,2,3,e 4, comprendente 3 ospedali spoke (Rossano Corigliano, Cetraro Paola e Castrovillari) oltre quelli di Trebisacce, Praia a Mare, Acri, San Giovanni in Fiore e l’Hospice di Cassano all’Ionio, costituisce sicuramente la ASP più ampia e anche la più complessa in termini gestionali, burocratici e territoriali.
Da qui la proposta di istituire un’ASL che interessi la zona della Sibaritide-Pollino, senza aggravi di costi per le casse dello Stato, utilizzando i fondi già storicizzati e consolidati nell’ambito della gestione attuale.
“Abbiamo compiuto il primo passo di un importante processo di crescita e cambiamento del nostro territorio – ha dichiarato il Sindaco di Trebisacce Avv. Franco Mundo – Con i colleghi sindaci, che nei prossimi giorni spero porteranno all’approvazione dei rispettivi Consigli comunali in cui siedono la proposta di legge, condividiamo una visione: ripristinare dopo la pseudo riforma del 2007 un sistema sanitario provinciale che funzioni e soddisfi le esigenze dei cittadini e garantisca il diritto alla salute. Per raggiungere questo risultato non si può prescindere da una riorganizzazione strutturale. Concepire un’ASL territoriale per la Provincia di Cosenza che ha le stesse dimensioni della Regione Liguria non permette che si concretizzi l’attenzione necessaria ai territori, soprattutto a quelli periferici. Da qui la nostra proposta che sono certo troverà l’apprezzamento di tutti i cittadini e dei Consigli comunali del territorio delle disciolte USL di Rossano e Castrovillari.
Uniti possiamo cambiare davvero questa nostra terra e rendere il diritto alla salute un diritto reale che non resti solo un bel vestito per parole vuote” (Comunicato stampa).