ROSSANO Sono intenzionati ad andare avanti ad oltranza e a non mollare il presidio finché non giungeranno risposte concrete e definitive. Sono i lavoratori addetti all’assistenza fisica nelle scuole rimasti a casa in seguito all’avvicendamento della cooperativa alla gestione del servizio.
Nella mattinata di ieri sono tornati dinanzi al Municipio per proseguire il sit-in pacifico, che sabato sera era stato sciolto su richiesta della Questura e della Prefettura.
Intanto, nella giornata di oggi è attesa la pronuncia del Tar circa la richiesta di sospensiva nell’ambito del ricorso promosso da una diversa cooperativa che lamentava presunte irregolarità nella concessione dell’appalto.
E sempre oggi è attesa la convocazione in Prefettura, prevista tra il pomeriggio e la giornata di domani. Le prossime ore saranno quindi decisive ed è probabile che dalla pronuncia del Tar dipenda anche la successiva determinazione della Maya, che sabato ha chiesto una proroga di tre giorni per i lavoratori che stanno eseguendo il servizio. Proprio entro la giornata di oggi, infatti, l’Ati “Maya-Sinergie”, previa consultazione con i propri legali, comunicherà l’intenzione, o meno, di assumere i 39 assistenti fisici che fino allo scorso anno scolastico avevano effettuato il servizio nelle scuole. Intanto la vertenza rischia di tradursi in un duplice ricorso: il primo alla magistratura del lavoro, il secondo per difetto di vigilanza da parte della committenza, ovvero il Comune di Rossano. Questo quanto avevano annunciato le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl e Uil (Giuseppe Guido, Michele Tempo, Luciano Campilongo, Salvatore Accroglianò) nel corso della conferenza tenutasi sabato pomeriggio nell’area antistante il Palazzo di Città.
(fonte: La Provincia di Cosenza)