Rossano, servizio assistenza fisica. Ancora una volta un diritto negato. A parlare sono le mamme di bambini con disabilità fisica o disturbi dell’apprendimento. “E’ possibile che a nessuno interessi che venga rispettato il diritto allo studio dei nostri figli? La scuola è iniziata da poco e per problemi burocratici (rinnovo contratti) tra la cooperativa e i dipendenti, il servizio non è ancora attivo. Di fatto – continuano le mamme – a farne le spese sono i nostri bambini. Ci sono situazioni molto gravi, di bambini in carrozzina bisognosi di un’assistenza continua nelle ore scolastiche e che invece ne vengono privati. In alcuni casi poi i bambini che necessitano dell’insegnante di sostegno, ancora non ne possono usufruire. I funzionari comunali – continuano le mamme della voce del silenzio (così si definiscono) – ci hanno rassicurato che per lunedì il servizio verrà attivato. In caso contrario, saremo davanti ad alcune scuole della città per protestare affinché qualcuno ci ascolti. Chiediamo che venga rispettato il diritto allo studio dei nostri figli e per tutti quei bambini che necessitano di assistenza.
GLI ASSISTENTI FISICI CHIEDONO GARANZIE
Il chiarimento dell’assistenza fisica parte dalla premessa che “dal 6 ottobre sono stati licenziati ben 39 dipendenti. Perché protestiamo? Per ottenere la continuità del diritto acquisito negli anni: il nostro contratto a tempo indeterminato. Gli assistenti licenziati, ad oggi, non hanno ricevuto alcuna comunicazione”. Questa è una storia in cui si incrociano diritti negati da una parte e una mancata tutela dei lavoratori dall’altra. “Chi ne paga le conseguenze sono i bambini a cui viene, di fatto, negata la possibilità di andare a scuola – ci tengono a sottolineare gli assistenti. Ci chiediamo quando finalmente potremo tornare a lavorare?”
“Ogni anno il problema torna a farsi sentire in tutta la sua criticità – è la lamentela degli assistenti -. Ci si mostra insensibili a quello che è un servizio di base e che, quasi come se in estate ci si dimenticasse della ripresa delle lezioni, viene sistematicamente ritardato. Il danno maggiore, naturalmente, lo subiscono i bambini, molti dei quali non sono tornati a scuola proprio a causa dell’assenza degli assistenti fisici. Le anomalie, per di più, quest’anno sono ancora più accentuate. La nuova cooperativa, coriglianese, in associazione con altre cooperative (con una in particolare tra esse, gli assistenti fisici avevano già riscontrato diversi problemi) ha deciso di somministrarci un contratto a termine. Condizione, questa, che pone gli assistenti di fronte a probabili conseguenze sfavorevoli e, nel peggiore dei casi, all’eventualità di poter essere licenziati in qualsiasi momento. Grande il disagio che proviamo in questo momento, alla luce anche di un’esperienza ineccepibile, quella vissuta lo scorso anno al servizio di un’altra cooperativa. Si lavorava in armonia e senza disagi, garantendo un servizio ottimale ai bambini. Ora attendiamo la nuova riunione convocata tra i sindacati, il sindaco e l’assessore ai servizi sociali, con un’inevitabile conseguenza: l’ulteriore ritardo dell’assistenza ai diversamente abili”.
Un conto salato che, purtroppo, saranno costretti a pagare genitori e bambini inconsapevoli.