L’ex dirigente di Sinistra Italiana, Alberto Laise, è stato scagionato dall’accusa di diffamazione dal Tribunale di Castrovillari. La sentenza ha dichiarato che “il fatto non sussiste”, ponendo fine alla controversia legale con il Consigliere regionale attuale, Giuseppe Graziano. La disputa riguardava un articolo che trattava della nave in quarantena destinata a Gioia Tauro, nel quale Graziano affermava di essere stato diffamato.
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Gli avvocati difensori, Daniele Torchiaro e Tatiana Novello, hanno enfatizzato che la parte civile aveva adottato un approccio d’indagine discutibile, sostenendo che solo coloro che si impegnano attivamente in politica hanno il diritto di esprimere critiche. Tuttavia, la corte ha stabilito che questa teoria non trovava sostegno costituzionale, né nei precedenti giuridici né nelle decisioni della Corte di giustizia europea.
In accordo con il loro cliente, gli avvocati di Laise stanno considerando la possibilità di presentare una contro-querela per calunnia, poiché ritengono che l’affermazione diffamatoria fosse priva di fondamento e comprensibile anche per una persona mediamente istruita. Su otto individui querelati da Graziano, sei casi sono stati archiviati e uno ha portato all’assoluzione. Questa sentenza enfatizza l’importanza della libertà di espressione e riafferma che il sistema giudiziario è un baluardo contro abusi legali che minacciano la libertà di opinione e il diritto di critica.
