ROSSANO Coro di solidarietà, dalle sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil al mondo politico, dopo gli atti vandalici consumatisi martedì sera ai danni delle autovetture del sindaco di Rossano Stefano Mascaro, del consigliere comunale Teodoro Calabrò e del Direttore sanitario dell’Asp Francesco Giudiceandrea. La voce è unanime: i gesti di inciviltà devono essere respinti fermamente. “La ferma riprovazione per quanto accaduto – si legge nella nota della Cgil Comprensoriale e della Camera del Lavoro Cgil di Rossano – ci porta comunque a ribadire come neanche i diritti negati, come quello alla salute che viene sempre più messo in discussione in un territorio che sta subendo un crescente svuotamento di servizi e di rilevanza politico-amministrativa nel quale i cittadini ed i lavoratori subiscono una condizione che va progressivamente esasperandosi, possono giustificare atti di violenza gratuita. Riteniamo che l’emergenza sanitaria del territorio debba trovare soluzioni attraverso anche protesta, partecipazione e mobilitazione civile, ma sempre nei canoni della civiltà e dentro i principi della democrazia…”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Cisl provinciale, che esprime solidarietà anche al delegato alla sanità Franco Pacenza: “A chi forse per ragione diverse dagli interessi generali, soffia sul vento del diffuso malcontento, diciamo di fare attenzione, perché la miccia è corta e la bomba rischia di esplodere nelle mani. La CISL ritiene che la gravità della fase politica, economica e sociale in cui vive la nostra città e il nostro territorio imponga a tutti un alto senso di responsabilità. Un territorio che vede crescere l’area del disagio sociale, che rischia di subire un processo irreversibile di desertificazione produttiva, ha bisogno di un governo cittadino che abbia la forza per affrontare i tanti nodi irrisolti”. Ferma condanna anche dal Meetup Rossano Pentastellata, che parla di “vigliacco atto intimidatorio”.