L’esame medico-legale rafforza la tesi della caduta fatale dal tetto del capannone.
L’autopsia sul corpo di Michael Affatato, il giovane di 25 anni deceduto in seguito a una caduta dal tetto di un capannone a Mandatoriccio, ha confermato che la causa del decesso è un grave trauma cranico. L’esame, disposto dalla Procura di Castrovillari e affidato al medico legale Saverio Gualtieri, ha l’obiettivo di accertare l’esatta dinamica dell’incidente sul lavoro e verificare le lesioni presenti sul corpo. Secondo fonti attendibili, i risultati preliminari dell’autopsia avvalorano l’ipotesi di una caduta in cui la vittima ha battuto violentemente il capo, riportando un trauma cranico rivelatosi fatale.
Le indagini della Procura-Il procedimento giudiziario è seguito dal pubblico ministero Antonino Iannotta, titolare delle indagini, che sta cercando di ricostruire nei dettagli le circostanze dell’incidente.
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Parallelamente, gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e acquisendo documentazione utile a stabilire se siano state rispettate tutte le normative sulla sicurezza. L’attenzione è focalizzata sulla stabilità della copertura su cui si trovava il giovane al momento della caduta e sulla presenza di dispositivi di protezione individuale.
L’impegno della famiglia per la verità-I familiari di Michael Affatato, sconvolti per la tragica e prematura perdita, vogliono chiarezza sulle cause dell’incidente. Per questo hanno conferito incarico professionale all’avvocato Francesco Nicoletti, affinché si faccia piena luce sulle responsabilità e sulle eventuali omissioni che possano aver contribuito alla morte del giovane.
La morte di Michael Affatato si aggiunge alla lunga lista di incidenti mortali sul lavoro che, purtroppo, continuano a verificarsi in Italia. L’accaduto solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza nei cantieri e sulle misure di prevenzione da adottare per evitare simili tragedie.
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