“Dall’approvazione del decreto omnibus a oggi – spiega la parlamentare – nulla è cambiato. Anzi i nodi restano irrisolti e peggiorati dalla nomina in questione: non capiamo perché una norma così importante come l’istituzione di un’autorità portuale non sia contenuta in una riforma organica e complessiva; non capiamo il senso di voler smembrare la rete portuale calabrese, espropriando Gioia Tauro dei porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni per annetterli a Messina. Così, di fatto, si ottiene solo che si depotenzia uno dei più importanti terminal d’Europa, mettendo persino a rischio l’operatività e l’efficacia della Zes”.
“Sulla creazione dell’Autorità dello Stretto, fra l’altro, pende un giudizio costituzionale intentato dalla Regione Calabria e che sarà discusso il prossimo 28 gennaio – aggiunge -. La norma istitutiva, infatti, non prevede la necessaria intesa con le istituzioni territoriali. E a suffragio di questa tesi si è espresso il presidente della conferenza Stato-Regione, Stefano Bonaccini, e in ultimo le due Regioni (non) coinvolte – Calabria e Sicilia – hanno manifestato la loro contrarietà alla nomina del presidente proprio nel corso della loro audizione in commissione Trasporti. Siamo, dunque, di fronte a un quadro di confusione, disorganizzazione e incoerenza tale da spingermi a non partecipare alla votazione odierna per non rendermi in alcun modo responsabile di una nomina palesemente illegittima”.
Enza Bruno Bossio, deputata Pd
Comunicato stampa