E per ciò che ritroviamo centri storici abbandonati, spiagge inguardabili, strade con “crateri” e ville comunali ormai degne concorrenti della foresta amazzonica, senza dimenticare che quotidianamente siamo costretti ad udire “scuse mortificanti per le intelligenze” sull’ormai cronica carenza idrica, che certificano l’ormai palese mancanza di programmazione, idee e soprattutto competenza.
Ci fermiamo qui per non infierire su chi si preoccupa solo di inaugurare,pozzi e tac, per giunta in pompa magna, che non perde occasione per “non decidere”, by passando la delicatissima vicenda dei livellari, ove il conflitto d’interesse farebbe arrossire chiunque o, addirittura,“ripartendo” il comando della polizia municipale, giusto per limare quella reticenza di campanilismo ancora viva in qualcuno, o ancora “glissando” su atteggiamenti da regime totalitario di qualche assessore nei confronti dei volontari della protezione civile, a cui va tutta la nostra solidarietà, che, se confermati, risulterebbero di una gravità inaudita.
Ecco, questa è l’idea di “città normale”, e dire che con il “claim” della campagna elettorale ci hanno imbottito la testa che loro sarebbero stati il cambiamento, che avrebbero rovesciato la città, non ci sarebbero stati “postifici”, il tutto secondo un etica ed una morale altissima che forse si sarà già smarrita.
I cittadini hanno dato loro fiducia sperando in una città nuova, “normale”, ma a distanza di un anno l’unico cambiamento che notiamo sono le criticità crescenti, figlie della incapacità palese e delle conoscenze quantomeno “non pervenute”, nonostante si sottolinei, con beceri comunicati finalizzati solo al vittimismo esasperato, la prima esperienza degli assessori, quasi a considerarli tirocinanti, e per questo che, ricordiamo al Sindaco, “protestante per eccellenza” ultimamente “allergico alla critica”, che fu lui a scegliere, o almeno così dovrebbe essere, e “garantire” sulla professionalità e sulle competenze della sua squadra.
Questa è la “città normale”, ove esponenti della maggioranza, amici e dipendenti dell’ufficio ambiente, con incarico da foto-reporter, palesano pubblicamente un “apologia da regime pseudo-comunista” , concretizzandola sui social ove non è consentita la critica, pena l’attacco personale di massa. Questa è la “città a misura di bambino”, che nel cartellone estivo spazia dalla “sagra dei cuddurielli” e “la cena dei cretini”, sulla quale, sinceramente, un idea sui commensali l’avremmo, ma speriamo di sbagliarci.
Riteniamo, allora, indispensabile che Corigliano-Rossano sia una realtà che ora più che mai meriti e necessiti un atto d’impulso serio, certo, senza fronzoli, ed è per questo che chiederemo, attraverso una raccolta firme già in atto, l’esenzione per tutta la cittadinanza sia del canone idrico, sia della T.A.R.I., perché lo riteniamo giusto, perché quest’amministrazione lo deve alla città, in quanto in un periodo di pandemia non è tollerabile aggiungere un’emergenza idrica con spazzatura ovunque, ove proliferano topi, zanzare ed insetti di ogni genere, rischiando di innescare una vera e propria “emergenza sanitaria”, perché, come cantava Mina, ad oggi abbiamo assistito a “parole, parole, parole soltanto parole, parole per noi…”
Coordinamento Avanguardia Libera