Oltre ad essere una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza ed all’esclusione sociale, il Reddito di Cittadinanza è principalmente un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari, associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, i cui i beneficiari sono protagonisti attraverso la sottoscrizione di un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale. La partecipazione alla realizzazione dei PUC è uno degli obblighi previsto per legge per i percettori del Reddito, che sono chiamati a svolgere lavori di pubblica utilità, non assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo. Il beneficiario si impegna a dare disponibilità per un minimo di 8 ore settimanali fino ad un massimo di 16, su uno o più giorni a settimana e su uno o più periodi del mese.
Per come deciso in Conferenza dei Sindaci di Ambito, alla luce di una sinergia sempre crescente con gli Enti del Terzo Settore, si è inteso avvalersi della loro collaborazione per la realizzazione dei Progetti, attraverso una procedura pubblica, l’approvazione di uno specifico Accordo di Collaborazione che regola i rapporti tra le parti, definendo le modalità di svolgimento delle attività, gli impegni del soggetto partner e del Comune. Gli accordi con le associazioni che hanno risposto all’avviso sono stati siglati nei mesi scorsi.
Gli assistenti sociali del PON Inclusione e gli altri professionisti dell’équipe multidisciplinare accompagnano i beneficiari del reddito, avvalendosi dell’applicazione GePI, che sovrintende all’operatività di Comuni ed Ambiti Territoriali, per attivare e gestire i Patti per l’inclusione sociale, nonché comunicare i dati utili. Gli operatori dei Centri per l’Impiego operano attraverso la piattaforma MyANPAL, deputata alla gestione delle attività di supporto, orientamento e formazione. Il numero dei beneficiari previsto per ciascun progetto è equamente suddiviso tra il Centro per l’Impiego ed i Servizi Sociali del Comune.
Nella piattaforma GePI è consultabile il Catalogo che raccoglie i progetti PUC attivati dall’ente. L’ambito territoriale di Corigliano-Rossano ha nel suo catalogo 21 progetti suddivisi nei comuni, di cui 11 relativi al settore ambientale, 4 al settore culturale, 3 al settore sociale, 3 al settore Beni Comuni.
Figure preposte e specificatamente individuate svolgono i controlli sui requisiti necessari in possesso dei percettori del Reddito.
L’attivazione dei PUC è stata preceduta da un cammino procedurale ed amministrativo espletato attraverso il matching (assegnazione dei beneficiari ai progetti), l’attivazione delle polizze assicurative da parte dell’ente comunale e dei soggetti del terzo settore, ottemperanza a quanto richiesto nell’Accordo sottoscritto, colloqui con il beneficiario.
Nella esecuzione dei PUC, per ciascun progetto è presente un tutor individuato tra il personale comunale del settore afferente, che accompagna e segue i beneficiari durante lo svolgimento delle attività.
La mancata partecipazione ai progetti o l’assenza ingiustificata reiterata implica la decadenza del beneficio.
Il numero dei beneficiari PUC è stato equamente distribuito fra le associazioni interessate, considerando gli ambiti per i quali ciascuna si è presentata. Lunedì 12 luglio è stato avviato il PUC ambito ambientale del Comune di Corigliano-Rossano. Si sta procedendo all’attivazione degli altri progetti nei comuni dell’ambito.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita tanto per i beneficiari, quanto per la comunità, perché i progetti sono strutturati in coerenza con le competenze professionali del soggetto interessato, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio Sociale del Comune. I PUC sono individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e devono intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti coinvolti.
«L’attivazione dei PUC sul nostro territorio comunale costituisce un momento importante di coinvolgimento dei cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza, i quali, attraverso un articolato cammino di inclusione sociale, vengono avviati ad un percorso di reinserimento lavorativo – ha affermato l’assessore alla Città della Cultura e Solidarietà, Donatella Novellis – A loro va l’augurio più autentico, affinché questa esperienza possa condurli ad una crescita personale concreta, attenta alle competenze di ciascuno. Ringrazio il personale comunale coinvolto ed i professionisti del PON Inclusione per espletare con professionalità ed impegno ai numerosi e complessi atti procedurali che sottendono ai PUC. Ai soggetti del Terzo Settore interessati rivolgo un pensiero grato per essere partecipi, insieme all’ente comunale ed al Centro per l’Impiego, alla attivazione del servizio»
«Con la partenza dei Progetti Utili alla Collettività il precettore di reddito di cittadinanza potrà offrire le sue competenze e attività – ha affermato l’assessore Assessore all’Assetto Urbano e Lavoro, Tatiana Novello – al Comune, in un’ottica di dignità e lavoro»