Baker Hughes, azienda leader nelle tecnologie per l’energia e l’industria, ha comunicato ufficialmente la rinuncia al rilascio della concessione per la costruzione di un sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano. L’azienda, che in Italia opera principalmente tramite Nuovo Pignone, ha presentato la decisione all’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, evidenziando le difficoltà legate ai tempi di sviluppo del progetto. Il progetto, concepito per concentrare le attività in un’unica area idonea presso la banchina del porto, ha subito un rallentamento dovuto a un ricorso presentato dall’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano. Questa situazione ha generato incertezze temporali, che hanno impedito la realizzazione del piano nei tempi previsti, rendendo inevitabile la scelta di abbandonarlo. Nonostante le risorse già impiegate e il grande impegno nell’ultimo anno e mezzo in un dialogo costante con le istituzioni locali, le parti sociali e la società civile, Baker Hughes ha preso questa decisione con rammarico. L’azienda ha sottolineato il dispiacere per non poter proseguire, ma ha anche chiarito che, a fronte di questa mancata espansione in Calabria, si stanno valutando soluzioni interne a medio termine per garantire la continuità operativa e rispondere alle esigenze dei clienti. Parallelamente, Baker Hughes ha confermato che gli investimenti previsti nello stabilimento di Vibo Valentia procederanno come annunciato. Questi investimenti mirano a potenziare la capacità produttiva e a creare nuove infrastrutture, dimostrando il continuo impegno dell’azienda in Calabria e il suo ruolo nella filiera globale. L’azienda ha inoltre espresso il proprio apprezzamento per la collaborazione offerta da Regione Calabria, ZES (Zone Economiche Speciali), Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Confindustria, Organizzazioni Sindacali e altri attori coinvolti. Resta invece fermo il fatto che, al momento, non vi è alcuna intenzione da parte di Baker Hughes di investire a Monfalcone, aggiungendo ulteriori elementi di riflessione sul futuro delle sue operazioni in Italia.