ROSSANO Nel mirino il bando di gara che prevede l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi in scadenza il prossimo 20 febbraio 2017. A tal riguardo è stata avanzata nelle ultime ore una richiesta di annullamento di gara rivolta al sindaco Stefano Mascaro e all’autorità nazionale anticorruzione. S’ipotizzano presunti favoritismi, tutti da chiarire. La denuncia arriva dal gruppo consiliare Rossano Futuro (Tonino Caracciolo e Marinella Grillo) che insinua il “dubbio” secondo il quale possano essere stati introdotti nuovi criteri al fine di limitare la concorrenza ed aprire le porte dell’affidamento a un solo soggetto. Da quel che risulta, al momento, l’unica società che ha presentato l’offerta è quella attuale, la Soget. Fari puntati prevalentemente sui requisiti: in particolare il fatturato richiesto: sei milioni di euro a fronte di un valore di contratto stimato in due milioni di euro. “La ragionevolezza dei rquisiti non deve essere valutata in astratto, ma in correlazione al valore dell’appalto ed alle specifiche peculiarità dell’oggetto di gara. L’autorità, al pari della giurisprudenza, ha più volte affermato che la richiesta di fatturato relativa al triennio pregresso, qualora superi il doppio dell’importo a base della gara, debba ritenersi incongrua o non proporzionata e lesiva della concorrenza”. Altro punto sottoposto all’attenzione dell’anticorruzione è “l’addebito dell’aggio di riscossione all’utente”, ritenuta “illegale” dai Caracciolo e Grillo, i quali a supporto richiamano giurisprudenza e norme. La gara viene espletata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attraverso l’assegnazione di punteggi. Metodo ritenuto illogico e sproporzionato, poiché non è proteso a favorire la logica del ribasso dell’aggio, piuttosto a decidere la società sulla base di una offerta tecnica. Nella stessa nota si sottolinea come il “mantenimento dei livelli occupazionali, quale clausola per fini sociali, debba costituire una condizione ineludibile quale requisito particolare di esecuzione del servizio. A seguire viene posta l’attenzione sui servizi informatici dell’ente e del concessionario relativamente agli accessi dei dati (vale 10 punti). Su questo aspetto pare non vi siano elementi chiari e certi, a tal punto da facilitare l’elemento interpretativo, lasciando di fatto ampia discrezionalità nell’attribuzione dei coefficienti da indicare nei punteggi. E’ del tutto evidente, come spesso accade anche in altri casi, che una tale impostazione possa favorire quei soggetti che hanno già dei rapporti con l’ente concedente. Da qui la richiesta esplicita di sopprimere una tale clausola. Al contrario occorre inserire quelle garanzie minime di interazione tra l’ente e il concessionario. In ragione di tutti questi elementi, approfonditi nel documento inviato all’anticorruzione, si chiede l’annullamento della gara e l’adozione di quanto necessario per la tutela degli interessi del comune. il banda di gara, a procedura aperta, è stato pubblicato il 12 gennaio scorso. Riguarda la riscossione volontaria della tassa rifiuti e dei canoni del servizio idrico integrato, di quella coattiva di tutte le entrate tributarie, patrimoniali e di ogni altra entrata comunale, nonché dell’accertamento Imu, Tarsu/Tares, Tari, e per la gestione ed affidamento in concessione della Tosao, dell’Ico, dei diritti sulle pubbliche affissioni. La questione “Soget” è balzata agli onori della cronaca in queste ultime ore dopo l’esplosione del caso relativo alle “cartelle pazze”, per il momento rientrato.