Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Barelle stracolme, tamponi e un caso Covid grave: il dramma del pronto soccorso di Rossano

Il pronto soccorso di Rossano è al collasso. La situazione si aggrava giorno dopo giorno, con un sovraffollamento che vede 12-15 barelle costantemente occupate, mentre il flusso di pazienti non accenna a diminuire. A complicare il quadro, la necessità di riprendere l’esecuzione dei tamponi Covid, resi indispensabili dalla comparsa di nuovi casi sospetti. Tra i ricoveri spicca un caso grave: una 80enne positiva al virus, arrivata in condizioni critiche e classificata come codice rosso. Le patologie più frequenti, tra quelle riscontrate dai medici, sono di tipo neurologico e respiratorio. Accanto ai casi urgenti, però, si registra un’alta incidenza di codici verdi e bianchi, spesso impropri, che contribuiscono ad aggravare ulteriormente il carico di lavoro.

La reintroduzione dei tamponi ha riportato in pronto soccorso procedure che rallentano ulteriormente l’assistenza. Ogni paziente deve essere gestito con percorsi differenziati, aumentando i tempi di attesa per chi necessita di cure urgenti. Non è una questione di personale. La macchina operativa del pronto soccorso riesce a gestire al meglio le emergenze. Tuttavia, la mole di lavoro è insostenibile. Il problema principale è l’assenza di posti letto nei reparti, che costringe i pazienti a rimanere in pronto soccorso per ore, o addirittura giorni, in attesa di ricovero. Barelle occupate e corridoi congestionati non solo limitano la capacità di accogliere nuove emergenze, ma rappresentano anche un rischio sanitario, soprattutto in presenza di casi Covid. La ripresa dei tamponi aggiunge una nuova complessità a una situazione già precaria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: