Raccontare il caso Bergamini in un cortometraggio di circa 5 minuti. Questo l’obiettivo che si sono prefissati sei studenti del Liceo scientifico “G. Galilei” di Trebisacce, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro. I loro nomi: Antonio Gallerano, Francesco Donato, Enrico Aurelio, Domenico Adduci, Ivana Parrotta e Gemma Rugiano. Sei ragazzi che hanno preso a cuore la storia del mai dimenticato calciatore del Cosenza, morto il 18 novembre in circostanze mai davvero chiarite. Una brutta storia. Un probabile omicidio fatto passare, sin da subito, per suicidio. Tesi a cui l’attuale Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, non crede assolutamente. Inchiesta riaperta poche settimane fa dallo stesso Procuratore, su istanza della famiglia Bergamini e del proprio legale Fabio Anselmo. Un suicidio a cui non crede ormai più nessuno. E neanche questi sei giovanissimi studenti di Trebisacce. Che hanno iniziato a interessarsi della vicenda di Denis Bergamini grazie al grande risalto mediatico che il tutto sta avendo dopo le ultime vicende. I ragazzi hanno voluto conoscere, attraverso il racconto di Serafino Caruso membri dell’Associazione “Verità per Denis”, tanti aspetti poco conosciuti della morte di Denis. Chi era, quanto amava la vita, perché si è arrivati fino al punto di mettere in scena la farsa del suicidio. Se il video realizzato dai ragazzi supererà la selezione scolastica, approderà negli studi di Sky a Milano. Intanto i sei ragazzi, coinvolti emotivamente, si sono iscritti all’associazione “Verità per Denis”.