Rientrato a casa nella sua Rossano, dopo due anni di un accurato restauro, il Codex Purpureus e il nuovo Museo che lo ospita, sono diventati la vera star di tutto il comprensorio e non solo. Tutti parlano del Libro Sacro Rossanensis, citato proprio oggi sul “Resto del Carlino” da Vittorio Sgarbi, nella hit parade della grande bellezza. I numeri ci sono tutti – ci dicono entusiasti i responsabili della gestione del Nuovo Museo del Codex, le giovani guide della cooperativa Neilos. 3500 visitatori dall’apertura ad oggi, quasi 1800 nel solo mese di luglio e circa 1700 che in questi primi giorni di agosto hanno approfittato delle varie iniziative. I percorsi e le visite sono gestiti in modo da permettere ai visitatori di poter ammirare la splendida collezione d’arte sacra e la sala in cui è esposto il Codex. Divisi a gruppi di 25/30 i visitatori hanno la possibilità di ascoltare le spiegazioni delle guide e dei supporti multimediali, in cui non mancano le informazioni sulla storia del Codex. Varie le iniziative organizzate dall’Arcidiocesi di Rossano, tra le quali i Giovedi del museo. Gli incontri si tengono nella bellissima cornice del chiostro del museo, in cui il mix tra arte, storia e musica, promuove le ricchezze del museo e del nostro territorio. Giovedi 18 la serata prevede la presentazione del libro dell’illustre professor Giovanni Sapia e sarà allietata da interventi musicali a cura dell’associazione culturale Giuseppe Verdi con Flora Campana al pianoforte. Seguirà la degustazione di prodotti tipici del territorio. L’ingresso agli eventi è libero e aperto a tutti. Inoltre, per l’occasione, il museo resterà aperto e sarà visitabile fino alle 22:30. Tanto l’entusiasmo da parte dei visitatori che si dicono colpiti dalla preziosità del Libro Sacro, Bene Unesco e dalla unicità del centro storico bizantino.