È quanto denuncia Mario Smurra, vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori (FNA), sottolineando che la mancata programmazione e promozione del bando nei tempi adeguati, rappresenta un limite per l’economia e l’occupazione che in un momento così difficile poteva trarne beneficio.
Dopo un anno e mezzo – aggiunge Smurra – non possiamo più tollerare il solito ritornello stonato dell’emergenza. È ormai una scusa che non può continuare a giustificare l’approssimazione e la superficialità con le quali viene gestita la macchina amministrativa, in ogni ambito.
Riteniamo – prosegue il Vicesegretario nazionale della FNA – che si poteva e doveva prevedere l’apertura di quelle attività (che garantivano anche l’utilizzo dei servizi igienici annessi) nei tempi giusti. Sicuramente non a fine giugno, con l’allentamento delle restrizioni e la possibilità da parte di cittadini e turisti di potersi spostare sui territori, viaggiare e fruire di spazi all’aperto. L’auspicio – conclude – è che quelle attività alle quali sarà affidata la gestione dei tre box per i prossimi sei anni non debbano pagare il prezzo di questa disorganizzazione sulle loro spalle (Comunicato stampa).