Commissariato il movimento “Noi con Salvini” di Egidio Perri, il quale, appresa la notizia non è stato a guardare. Il provvedimento è stato annunziato nelle ultime ore dal coordinatore provinciale Bernardo Spadafora che tra le ragioni reintegra anche l’ex assessore del comune di Rossano Paolo Maria Lamenza, da qualche mese salviniano. Nella nota di parla di tentativi di riconciliazione praticamente falliti: “Si apre di fatto una fase di supervisione o commissariamento consegnata al coordinatore Provinciale, che se lo riterrà opportuno, anche in tempi brevi, individuerà una figura esterna alla vicenda, capace e imparziale, che avrà il compito di regolare le attività politiche sul territorio di Rossano”. Tra le prescrizioni appare al punto 5: “Viene annullato qualsiasi atto di espulsione perpetrato dal direttivo cittadino, in quanto tali provvedimenti possono essere attuati solo previo parere del coordinamento regionale e valide motivazioni”.
Egidio Perri (e il suo staff) non se la tiene e parla di “grosse responsabilità del dirigente Spadafora”. Ipotizza “giochetti, trucchi, trucchetti, minacce anche molto gravi, diffamazioni e tanto altro ancora che non hanno sortito gli effetti sperati e dopo non essere scesi a patti con il diavolo, è arrivata una lettera di commissariamento per il movimento cittadino. Lo diciamo tranquillamente senza pudore o preoccupazione ma con compostezza e tranquillità, proprie della verità. “Quella verità che non teme nessun confronto”. In un lungo documento i salviniani pro Perri si soffermano sulle ragioni che riguardano l’espulsione di Lamenza, il quale sarebbe nelle simpatie del provinciale. “Abbiamo toccato con mano quanto la politica sa essere sporca e che alle persone perbene non gli si permette di contribuire a migliorare le cose. Ci sono persone che invece con spregiudicatezza, inganno e prepotenza hanno voluto spodestare un lavoro fatto con un percorso netto ed esemplare, vanto nel mondo politico di NCS e che ad oggi nessuno può negare di quanto fatto in poco più di un anno e mezzo. Si tiene a precisare che a Matteo Salvini va sempre tutto il nostro apporto e supporto, che nulla ha a che vedere con le vecchie logiche locali di appropriazione del potere, di strumentalizzare un movimento che fa gola a chi soprattutto, come ci sta raccontando chi conosce la storia politica locale, è stato sbattuto fuori da ogni contesto politico.
Lasciamo a voi ogni deduzione sui perché di certi atteggiamenti, e molti altri li affronteremo a viso aperto con documentazioni e con informazioni, che saranno date e spiegate nel prossimo comunicato stampa, anche a smentire eventuali asserzioni false dopo questo nostro comunicato e in apposita conferenza stampa la cui data sarà fissata e subito comunicata”.
Lo scontro tra le parti è in atto da tempo e solo in queste ore è venuto a galla con tutti i retroscena e i contorni poco gratificanti almeno per metodo. Non è dato sapere il destino del movimento né a chi sarà affidato. Da quel che emerge il coordinatore provinciale avrebbe tentato una mediazione tra le parti ma senza addivenire a una soluzione. In queste ore l’atto di forza che ha prodotto il commissariamento.