Calabria, M5S chiede chiarezza sui ritardi per la S.S.106: «Un’opera vitale per la sicurezza e lo sviluppo della costa ionica»

statale 106

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, per conoscere quali iniziative urgenti intenda adottare la Regione per accelerare l’avvio dei lavori sul tratto Sibari-Coserie della Strada Statale 106, un’opera che rappresenta non solo un potenziale volano economico per la regione, ma anche una questione di sicurezza pubblica. La S.S.106, che attraversa la costa ionica collegando Reggio Calabria a Taranto, è da anni tristemente nota come la “Strada della Morte” per il numero elevato di incidenti mortali. In Calabria, la strada attraversa diversi centri abitati e manca in molti tratti di uno spartitraffico centrale, rendendo ogni sorpasso un rischio.

Interventi già realizzati e criticità in Calabria

L’Anas ha già completato l’ampliamento della S.S.106 a quattro corsie in Puglia e Basilicata, ma in Calabria solo 67 chilometri risultano ad oggi adeguati agli standard di sicurezza richiesti. Per il tratto tra Roseto Capo Spulico e Sibari, pari a 38 chilometri, è in corso il terzo Megalotto, mentre il tratto Sibari-Coserie, di 29 chilometri, è in attesa di una definizione procedurale. Il progetto, per il quale la Regione ha ottenuto deroghe e compatibilità ambientale, è stato individuato come opera di rilevanza sociale e ambientale, ma la firma dell’Intesa Istituzionale tra Regione e Anas, necessaria per dare il via ai lavori, tarda ad arrivare.

La Regione Calabria, con il Commissario Straordinario, dovrebbe garantire una corsia preferenziale per quest’opera, destinata a incidere significativamente sulla vita dei cittadini calabresi. Tuttavia, nonostante i passaggi amministrativi completati e la chiusura della Conferenza dei Servizi a giugno 2024, l’ufficializzazione dell’Intesa non è ancora avvenuta, portando le autorità locali a esprimere crescente insoddisfazione. A ottobre, i sindaci di Corigliano-Rossano e Cassano allo Ionio si sono rivolti al Commissario e al presidente della Regione per chiedere la rapida sottoscrizione dell’accordo, oltre che un confronto istituzionale per fare il punto sui tempi dei lavori.

La richiesta di Tavernise e il confronto con altri interventi prioritari

Davide Tavernise ha evidenziato come per il tratto Crotone-Catanzaro, anch’esso prioritario, la firma dell’Intesa sia giunta in tempi rapidi, consentendo di avviare i lavori subito dopo la Conferenza dei Servizi decisoria. La situazione di stallo sul tratto Sibari-Coserie risulta dunque incomprensibile, data la gravità del contesto e l’ampio consenso politico in favore dell’opera. «La Regione non può continuare a ignorare una priorità sociale ed economica così rilevante», afferma Tavernise, puntando il dito contro l’inerzia delle istituzioni regionali.

Questo tratto, che rappresenta un punto critico per i flussi di traffico lungo la costa ionica, risulta infatti inadeguato a gestire i volumi attuali, causando rallentamenti e aumentando il rischio di incidenti. Solo nel 2024, le vittime della S.S.106 in Calabria ammontano già a 28, un tragico record che segna un peggioramento rispetto all’anno precedente. Tavernise insiste sulla necessità di un’azione tempestiva: «Ogni giorno di ritardo significa mettere in pericolo altre vite».

Impatto sociale e potenziale economico

Oltre all’aspetto della sicurezza, la S.S.106 riveste un’importanza strategica per l’economia della Sibaritide e della costa ionica calabrese, che da tempo scontano un grave deficit infrastrutturale. Una strada sicura e scorrevole potrebbe agevolare i collegamenti, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando il flusso di beni e persone, con ricadute positive per turismo, commercio e servizi locali. Secondo Tavernise, «l’opera costituisce un diritto fondamentale dei cittadini calabresi», essendo una condizione necessaria per colmare il divario tra Calabria e altre regioni italiane.

L’inadeguatezza delle infrastrutture contribuisce infatti a un isolamento storico, che frena le possibilità di crescita per il territorio. Con la legge di bilancio 2023, il Governo ha stanziato tre miliardi di euro per il periodo 2023-2037, destinati a coprire i lotti funzionali dell’asse viario Sibari-Catanzaro. Tale finanziamento, affidato alla gestione del Commissario Straordinario, punta a completare finalmente l’ammodernamento dell’arteria, ma la burocrazia sta rallentando il processo.

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