Grande soddisfazione in merito è stata espressa dal presidente di Acli Terra Calabria, Giuseppe Campisi, che ha dichiarato: “L’impegno assunto dal Consigliere Mauro D’Acri, che ha sempre dimostrato grande sensibilità e lungimiranza politica, sia verso questa importante azione di sviluppo locale sia nei confronti di altre iniziative di prossima costituzione, porta verso la conclusione di un percorso di sensibilizzazione avviata da più di un anno sul territorio regionale ma che, allo stesso tempo, porta all’avvio della nuova fase costituente dei Distretti del Cibo calabresi. Auspichiamo adesso la conferma di immediate azioni di convergenza da parte di tutte le componenti istituzionali, imprenditoriali, di categoria e promozione sociale interessate dall’iniziativa. Questi nuovi strumenti di progettazione di sviluppo locale in rete saranno capaci di promuovere un modo nuovo di fare sviluppo sul territorio e di creare una generazione innovativa di operatori economici”.
L’istituzione dei Distretti del Cibo, nati per rilanciare la filiera agroalimentare italiana, rappresenta una strategia economica autopropulsiva per il rilancio del turismo competitivo, nonché un’azione di sviluppo locale integrato che contribuirà alla creazione di nuove forme di lavoro.
Presto, grazie anche al qualificato contributo dell’architetto Cosimo Cuomo, Dirigente del Settore 3 Politiche Territoriali della Regione Calabria, sarà avviata una nuova fase di coinvolgimento territoriale che avrà come obiettivo quello di formulare nuovi progetti e programmi di sviluppo locale, da costruire insieme ai corpi istituzionali intermedi e alle associazioni professionali del comparto primario, dell’enoturismo e dell’enogastronomia, che porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Importante, infine, anche la fase di animazione territoriale e comunicazione sociale che vedrà coinvolti tutti gli operatori e gli organi di informazione, già avviata dal giornalista ed esperto di marketing, Valerio Caparelli, finalizzata alla creazione di un brand identitario da utilizzare a livello nazionale e internazionale per la promozione del territorio di riferimento.
Si ricorda che i Distretti del Cibo, il cui riconoscimento ricade tra le competenze delle Regioni, tendono verso la sostenibilità delle produzioni, in coerenza con quanto richiede l’Agenda 2030 dell’ONU, generando azioni di politica economica agricola che devono sostenere le produzioni agroalimentari locali, promuovendo lo sviluppo delle aree rurali interne, laddove i prodotti tipici si traducono in primo impatto della competitività di un territorio.
(comunicato stampa)