È quanto dichiara il presidente facente funzioni della Giunta della Calabria, Nino Spirlì, in merito alla decisione del Governo di dichiarare “zona rossa” l’intera regione.
«È un tentativo – afferma Spirlì – di piegare la schiena ai calabresi, che non si inginocchieranno neanche questa volta, come non hanno mai fatto. È una decisione ingiusta che ci accomuna a territori ben più in crisi, premiando – e non ne sono dispiaciuto, anzi – altre regioni che vivono la nostra stessa condizione. Una sordità istituzionale, quella nei confronti della nostra regione, ingiustificata, sospetta, che si manifesta doppiamente con la stranezza di un Decreto Calabria – punitivo della nostra sanità – messo come unico punto di discussione all’ordine del giorno di un Consiglio dei ministri in cui sono volate parole grosse e nel quale si sono manifestati dissensi e astensioni».
«Se non fossi una persona libera dai pregiudizi – conclude il presidente ff della Regione -, potrei sospettare un pregiudizio nei nostri confronti. Ai calabresi chiedo di rispettare le leggi, anche quando sono inique. Queste due settimane finiranno presto e, grazie ai nostri risultati finali, smentiremo tutte le menzogne che in questi giorni sono state dette sulla nostra regione. Coraggio, ce la faremo: siamo calabresi» (Comunicato stampa).