Tra fondi per la grande calamità invernale del 2012 e fondi per l’alluvione che ha colpito soprattutto Rossano e Corigliano nell’agosto del 2015, finora non si è visto un solo centesimo di risarcimento per i cittadini e le aziende colpite. A proposito della calamità 2012 interviene il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Graziano, che in merito ai contributi previsti a seguito delle abbondanti nevicate che hanno colpito la Sila Greca, nei comuni di Pietrapaola, Caloveto, Mandatoriccio e Bocchigliero, dal 6 all’8 febbraio del 2012, ha presentato nei giorni scorsi un’apposita interrogazione al Presidente Oliverio. Quindi si cerca di capire i motivi a causa dei quali non è partita la fase risarcitoria delle aziende. “I fondi ci sono – dice Giuseppe Graziano – ma le imprese agricole e agrituristiche della Sila Greca attendono ancora i sussidi previsti dalla delibera regionale 198/2012 e confermati dal Decreto Ministeriale 168/2012. Negli ultimi cinque anni c’è stato un cambio di competenze che ha trasferito dapprima l’autorità dalla Regione alla Provincia per poi ritornare nuovamente in capo agli uffici del governo calabrese. È opportuno, dunque, superare subito la fase burocratica e finalmente trasferire ai beneficiari le somme fissate in fase di attribuzione”. Cinque anni da quella grande nevicata e nessun risarcimento. Rientra tra la normalità delle cose, in Calabria. Quando si tratta di risarcimenti. “Mi sono fatto interprete – dice Graziano – delle preoccupazioni di numerosi produttori e imprenditori del settore agricolo ed agrituristico operanti nella Sila Greca che, nonostante siano passati cinque anni e sebbene siano state individuate e accantonate le somme risarcitorie, ancora non hanno ricevuto il sussidio. E pertanto ho chiesto doverose spiegazioni al governatore Oliverio, affinché si faccia chiarezza e si sollecitino gli uffici regionali competenti ad emettere subito i pagamenti. La calamità del 2012 – aggiunge il Segretario questore – ha aggravato le condizioni economiche di numerose aziende, già provate dalla forte crisi economica e dalle condizioni di scarsa competitività imprenditoriale determinata dall’inefficienza o addirittura dall’assenza dei servizi pubblici. Eppure in quest’area sono presenti realtà certificate a produzione biologica che rappresentano l’eccellenza agroalimentare ed enogastronomica dell’intero territorio calabrese”. Realtà delle quali i politici sono sempre pronti e lesti a tessere le lodi, quando si tratta di scroccare e mangiare. Poi, quando invece si tratta di far riconoscere i loro diritti, tutti sembrano nascondersi. Graziano, che nella Sila Greca e tra i suoi incantevoli boschi, è cresciuto in Consiglio regionale, chiede che cittadini e le aziende vengano rispettati. Dopo le nevicate e il riconoscimento dellaa calamità naturale, i fondi sono stati individuati. E trasferiti dal Governo alla Regione. Che a sua volta li ha assegnati alla Provincia per darli agli assegnatari. Fondi di cui poi, però, si sono perse le tracce. Per quale motivo? Graziano vuole vederci chiaro. “Qualcosa – sostiene Graziano – in questo ginepraio burocratico si è inceppato e a pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono stati i cittadini. Ai quali, nel caso specifico degli operatori e imprenditori agricoli che stanno ancora arrancando per risollevarsi dai danni della calamità, viene chiesta puntualmente la corresponsione dei tributi, pena multe e sanzioni salatissime”. Graziano ritorna anche sui fondi alluvione 2015: “Anche in questo caso, purtroppo, dopo tante promesse, a distanza di due anni, molti cittadini attendono risposte dalle Istituzioni dopo aver subito danni ingenti, in alcuni casi irrimediabili, causati dall’inefficienza dell’apparato pubblico”. Che questa volta Oliverio e compagni si sveglino una volta per tutte?